Lo scemo del villaggio

Agatha Christie, la giallista che non sapeva leggere e scrivere

Non riusciva a scrivere e a leggere, ma Agatha Christie diventò la più celebre autrice di gialli della storia della letteratura

Agatha Christie - Lo scemo del villaggio

Se siete genitori e i vostri figli non sono i primi della classe, ma nemmeno i secondi e neanche i terzi, quarti o quinti… non preoccupatevi, potrebbero comunque essere dei geni. Non ci credete? Eccovi un esempio: Agatha Christie.

Si narra fosse una bambina molto fantasiosa con la testa tra le nuvole, trascorreva il tempo inventandosi continuamente storie, e ai giocattoli "tipici da femminuccia" preferiva pistole e avventure. Agatha, tuttavia, si sente un po’ stupida perché ha difficoltà nello studio e pensa di non saper far nulla. Anche la sua famiglia in un primo momento pensa abbia un ritardo mentale, ma la verità si nasconde dietro a una dislessia che la porta ad avere grosse difficoltà di lettura e quindi di comprensione, ma anche di disgrafia, tanto che fa fatica anche a scrivere. In futuro, proprio per questo, molti dei suoi gialli verranno scritti sotto dettatura. Ma facciamo un passo indietro.

Agatha nasce nel 1890 - il 15 settembre - a Torquay, Regno Unito, da una nobile famiglia, anche se a quanto pare un po’ strana. Clara, la madre, è una medium, una specie di maga con il potere di una "seconda" vista, con l’abilità di vedere fantasmi, spiriti e fate.

Nel 1901, a soli undici anni, viene colpita da un grave lutto, la morte del padre, da quel momento in poi per lei cambia tutto, la vita spensierata e felice vissuta in famiglia è solo il passato. La madre la iscrive a una scuola per ragazze ma tra orari rigidi e disciplina severa, Agatha non si adatta del tutto e deve fare i conti appunto con le difficoltà nello studio e nella scrittura.

Così scrive in una sua autobiografia:

"Non capivo niente di grammatica, non mi spiegavo perché certe cose si chiamavano preposizioni, né quale fosse il ruolo dei verbi… le critiche che mi venivano mosse erano le solite: scrivevo in modo troppo fantasioso e, colpa gravissima, uscivo spesso dal seminato".

Seminato dal quale è sbocciata l’autrice di gialli più famosa della storia. Vedi a volte la vita. Oggi Christie è la scrittrice più tradotta al mondo, in circa cento lingue diverse, forse più di Shakespeare, per non considerare che i suoi gialli sono diventati copioni teatrali e cinematografici.

All’età di quarant’anni incontra, in uno dei suoi tanti viaggi, un archeologo, Max Mallowan, del quale si innamora perdutamente e con il quale sta assieme per tutta la vita. Era solita fare dell'ironia sulla sua storia d’amore. Diceva: "Un archeologo è un marito perfetto, più invecchi e più si interessa a te". Muore all’età di 86 anni nel 1976.

Ed ecco la dimostrazione che una "scema del villaggio" diventa genio del mondo.

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