Scienze

Droni e ricerca, la prima Unità mobile italiana porta la firma del Cnr di Pisa

Il nuovo automezzo, progettato e realizzato nell'Area di ricerca pisana, è unico nel suo genere ed è in grado di acquisire "live" l'ingente quantità di dati raccolti dai droni senza la necessità di tornare in laboratorio

Droni e ricerca, la prima Unità mobile italiana porta la firma del Cnr di Pisa

L'impiego dei droni si fa sempre più specifico. Il raggio d'azione di questi piccoli modelli aerei si amplia consentendo alla ricerca di fare importanti passi in avanti. Per questo il Consiglio Nazionale delle Ricerche, nello specifico l'area pisana e il gruppo Remote, ha progettato e realizzato la prima Unità mobile di ricerca per droni. L'automezzo è stato presentato ufficialmente nella prima delle due giornate del congresso "La ricerca prende il volo" (in programma a Pisa il 23 e 24 novembre) coordinato dal gruppo Remote del Cnr e dall'Istituto di geoscienze e georisorse del Cnr.

"L'unità mobile di ricerca è un mezzo unico, super accessoriato con tecnologie che permettono la raccolta e il processo "live" di tutte le informazioni con l'obiettivo di descrivere e monitorare tempestivamente l'ambiente o il fenomeno che si osserva", ha spiegato Andrea Berton responsabile del servizio Remote, gruppo di area costituito da quattro istituti del Cnr pisano (Cnr-Isti, Cnr-Iit, Cnr-Ifc, Cnr-Igg). Ma come è nata l'idea di progettare e realizzare la prima Unità mobile di ricerca per droni e quali sono i suoi impieghi effettivi nel campo della scienza?

Come nasce l'idea di un'Unità mobile

A spiegarlo è proprio Andrea Berton, che ha seguito tutta l'evoluzione del processo dall'idea alla messa in strada: "L'unità mobile nasce da un'esigenza interna per il trasporto e la gestione della strumentazione scientifica. I droni che usiamo necessitano di una infrastruttura adatta, che si deve montare e smontare, e questa in estate o in inverno ha problemi di funzionamento. L'unità nasce con l'intento di creare una infrastruttura in grado di viaggiare in sicurezza e mantenere le performance costanti". Una sorta di ufficio mobile, che consente ai ricercatori di superare il problema dell'elaborazione dei dati acquisiti dai droni, che il Cnr di Pisa utilizza dal 2012: "Grazie all'unità mobile ora possiamo elaborare il dato sul posto e portare a termine l'esperimento in real time". E soprattutto senza problemi.

Gli impieghi pratici

Quello progettato e realizzato dal gruppo Remote dell'area pisana (in circa tre anni e interamente finanziato con fondi interni del Cnr) è un mezzo unico in Italia nel suo genere per caratteristiche e promette di avere un impiego trasversale per quanto riguarda gli ambiti di ricerca. "A livello di operatività può essere impiegato in tutte le attività scientifiche dove l'ambiente circostante è il target dell'esperimento", ha spiegato ancora il Berton.

L'unità mobile di ricerca per droni è stata testata e collaudata in tutta Italia da nord a sud (isola di Pianosa, Colle del Nivolet nelle Alpi Graie, Etna, Lago di Pusiano e Trasimeno) in collaborazione con altri istituti Cnr, oltre ai fondatori del gruppo, come Cnr-Ibe, Cnr-Ibfm, Cnr-Ismar e Cnr-Irea. E sarà presto impiegata nello studio della critical zone per comprendere i cambiamenti climatici a livello geologico. Uno studio di fondamentale importanza - che coinvolge anche la Protezione Civile - in ottica di prevenzione e analisi dei fenomeni ambientali.

Dotazioni e tecnologia dell'Unità mobile

Come "lavora" l'unità mobile è forse la curiosità più interessante per gli appassionati. Per permettere l'acquisizione in tempo reale delle informazioni il mezzo è stato dotato di: unità di comando e controllo droni interna e esterna, server di elaborazione ad alte prestazioni, connessione internet a banda larga (anche via satellitare) per inviare dati telemetrici e della sensoristica dei droni in real time. Ma anche di un magazzino/stoccaggio droni, sistema di climatizzazione con camino di estrazione aria per mantenere i locali a temperatura ottimale, sistema di alimentazione portatile fino a 5kw. Il vano stoccaggio è progettato per trasportare fino a sei droni di media dimensione e peso (oltre i 5 kg). La stazione di comando e controllo può essere utilizzata anche con l'uso contemporaneo di tutti i droni trasportati.

Dei droni e delle applicazioni scientifiche si parlerà per tutta la giornata di giovedì 24 novembre a Pisa al congresso "La Ricerca prende il volo" organizzato dall'area di ricerca del Cnr di Pisa.

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