Viviamo in un mondo che è sull’orlo del cambiamento. Forse, quel cambiamento è già avvenuto e nessuno si reso conto di ciò che è accaduto. Le avvisaglie ci sono, però. Siamo diventati un popolo interconnesso, più critico verso noi stessi e più propenso alle relazioni sociali. E sia la narrazione cinematografica che quella televisiva, oggi sta cercando di raccontare ciò che siamo diventanti con film e serie tv di ampio raggio. Prova a farlo Conversations with friends, serie in lingua nata da una collaborazione tra Stati Uniti e Inghilterra, che arriva nel nostro Paese (a sorpresa) su Raiplay a partire dal 10 marzo. Tutti gli episodi che compongono la prima e unica stagione sono disponibili in modalità gratuita sul portale streaming della Rai che si accaparra una tra le serie tv più controverse (in senso positivo) degli ultimi anni. Conversations with friends parla al cuore dei giovani, parla ai trentenni e ai quarantenni di oggi, strozzati da una vita che chiede sempre di più e da cui è impossibile riuscire a trovare il senso e la strada giusta da intraprendere.
Una serie che è liberamente ispirata al romanzo di Sally Rooney, già autrice di Normal People, che riesce a raccogliere l’essenza del libro per raccontare una storia torbida di amicizie e di relazioni in una Dublino contemporanea ma fuori dal mondo. Una serie ruvida, che si prende i suoi tempi ma che riesce a fotografare i tempi che corrono con molta lucidità. Non è esente da difetti e su questo non c’è alcun dubbio, eppure Conversations with friends resta un buon esempio di "serie di nicchia" che parla alla generazione Z e ai Millennials.
Quattro amici e una torbida liaison
Al centro del racconto ci sono Frances e Bobbi. Sono due amiche (ed ex amati) che frequentano l’università a Dublino. In quella città piena di luci, colori e in fermento culturale conoscono Melissa e Nick. Lei è una scrittrice di grande successo, ricca, spregiudicata e in cerca di nuove avventure; lui è un attore di teatro che non crede nelle sue qualità. Timido e introverso, trova in Frances un’anima affine. Così le vite dei 4 amici si mescolano. Se da una parte tra Bobbi e Melissa nasce un’amicizia quasi saffica in cui le due donne condividono l’amore per la cultura e l’arte performativa, sono Frances e Nick che non si fermano ai convenevoli e si spingono ben oltre il consentito. I due cominciano a frequentarsi alle spalle di Melissa in una storia d’amore torbida, malsana ma carica di passione che, ovviamente, si riflette sul legame che i 4 amici hanno istaurato. Alle loro spalle, la città di Dublino e un’estate grigia e umida fa da sfondo a una vicenda complessa, dai risvolti imprevedibile che mostra la fragilità e la complessità dell’animo umano.
Una storia affilata come la lama di un coltello
A primo impatto sembra essere una serie usuale e dai temi convenzionali ma, se si va ben oltre il primo episodio – che appare algido e inconcludente -, Conversations with friends scopre le sue carte. È un drama anche se gli episodi sono lunghi appena mezz’ora, ha un ritmo lento e didascalico ma è in quei lunghi silenzi e in quei giochi di sguardi che si legge la profondità della serie tv. Parla di giovani, parla della generazione contemporanea, parla di sogni, di socialità, di desideri e di politica. Al tempo stesso, non si rivolge solo ai ventenni di oggi che sperano ancora di trovare (e costruire) un mondo migliore, si rivolge anche alla generazione precedente, quella che, in un certo qual modo, ha già raggiunto i suoi obiettivi anche se non si sente appagata. Esce fuori un confronto brutale, melanconico, in cui non ci sono né vinti né vincitori. Da una parte c’è Frances, donna forte e volubile che è chiusa nei suoi silenzi; dall’altra c’è Bobbi, dal carattere forte e senza peli sulla lingua. Nella loro vita appaiono Nick e Melissa, sono sposati, sono felici (apparentemente), ma subito si intravede come anche il matrimonio più solido nasconde bene le sue crepe.
Due generazioni a confronto
Conversations with friends è un racconto generazionale che affronta i miti, le leggende e i problemi che la generazione Z e i Millenials sono costretti ad affrontare. E la serie funziona proprio per questo: mette a confronto due generazioni, due "epoche", due stili di vita e li spoglia dei loro perbenismi, mostrando il lato oscuro della vita che stiamo vivendo. È un ritratto per nulla edulcorato, dai cui si legge un’insoddisfazione latente che inibisce le sensazioni. La storia di Frances e Nick, quell’amore dirompente ma vuoto e senza speranza, e il legame tra Melissa e Bobbi, così finto e artefatto, mostra quanto sia difficile relazionarsi con gli altri e trovare un’anima affine a cui affidare il cuore. Il pubblico si trova di fronte a una serie di non facile fruizione ma che funziona lo stesso perché regala una storia vera e sincera sul mondo e la società che abbiamo intorno.
Perché vedere la serie tv?
Non è rivolta a tutti. Conversations with friends si prende sui tempi per imbastire la sua storia. È fatta di lunghi silenzi, di sguardi languidi e sospiri. Convince per quel ritratto di due generazioni così intenso e così veritiero, e piace per lo sguardo alla Dublino dei giorni nostri che appare come una metropoli grigia e spenta anche nella bella stagione. Da vedere anche solo per perdersi nei sogni e delle aspirazioni di una generazione che ha tutto ma, allo stesso tempo, non sa gestire le sue potenzialità.
Sally Rooney, la “cantastorie” dei giovani
La serie non sarebbe esistita senza l’omonimo romanzo a cui è ispirato, e senza la penna algida e ruvidissima della sua autrice. Sally Rooney, classe 1991, oggi è riconosciuta come una delle scrittrici più promettenti dei nostri tempi. Sono solo tre i libri che sono stati pubblicati tra il 2017 e il 2021, eppure fin da subito le sue storie hanno attirato l’attenzione del pubblico e, ovviamente, della critica. Non solo perché l’autrice ha una ottima capacità di scrittura che coinvolge il lettore fin dalla prima riga ma, principalmente, convince perché è stata capace di fotografare i turbamenti della generazione Z tra sogni infranti e amori impossibili. I suoi libri sono disponibili qui in Italia per Enaudi. Conversations with friends è arrivato per secondo dopo il successo di Normal People che, a sua volta, ha ispirato una serie tv di successo disponibile (fino al 31 marzo su Lionsgate+).
Tutti i suoi libri sono diventati dei casi editoriali. Pungenti nei temi, anche la scrittura è molto particolare. L’autrice scrive guidata da un flusso di coscienza in cui gli interlocutori quasi si confondono nella cornice narrativa.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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