Shoah, Giornata della memoria "Non dimenticare è valore civile"

Napolitano invia un messaggio per la posa della prima pietra di un memoriale della Shoah a Milano. Domani sarà ricordata l'apertura dei cancelli di Auschwitz

Shoah, Giornata della memoria 
"Non dimenticare è valore civile"

Milano - Preghiere, mostre storiche, spettacoli teatrali, convegni e concerti: è ricco il programma delle celebrazioni per la Giornata ella memoria. Com'è noto si commemora la fine della Shoah, il 27 gennaio del 1945, quando vennero aperti i cancelli di Auschwitz. Il momento più solenne si svolgerà al Quirinale quando, alla presenza del capo dello Stato Giorgio Napolitano, il sottosegretario alla presidenza del Consiglio Gianni Letta consegnerà le medaglie d’onore ai cittadini italiani deportati e internati nei lager nazisti.

Napolitano: non dimenticare è alto valore civile "Non dimenticare la shoah", e quindi operare tutto il possibile perché ciò possa avvenire, è "un alto valore civile". Così il Capo dello Stato ha salutato la posa della prima pietra di un memoriale della Shoah a Milano. In un messaggio il presidente non ha voluto far mancare la sua approvazione ribadendo la necessità di "non dimenticare ciò che è stato in una fosca stagione della nostra storia". Assente per motivi istituzionali Napolitano ha ricordato la propria visita al binario 21 della stazione Centrale del capoluogo lombardo ed espresso apprezzamento "per aver portato a compimento il non facile percorso necessario per dare inizio ad un’opera che ritengo altamente significativa quale lugoo di testimonianza di un evento tragico che dovrà sempre rimanere quale monito nella memoria delle generazioni future".

Amnesty: ricordare per respingere violenze "Tenere viva la memoria di quel terribile crimine che fu la Shoah è importante per costruire un mondo migliore, un mondo che respinga per sempre la discriminazione, le torture e ogni forma di schiavitù". Lo ha detto Christine Weise, presidente della Sezione Italiana di Amnesty International.

Milano, binario 21 Due vagoni, originali carri ferroviari della prima deportazione di ebrei milanesi, il simbolo di un progetto che affianca la memoria allo studio, alla ricerca al confronto.

Milano ha visto, con il ritorno dei convogli originari sul Binario 21 della Stazione centrale, la posa della prima pietra del Momoriale della Shoah: un’idea che dovrebbe vedersi realizzata entro due anni. Presenti al gran completo le istituzioni locali (dal governatore lombardo, Roberto Fomigoni, al presidente della Provincia di Milano, Guido Podestà, al sindaco Letizia Moratti).

 

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