Cultura e Spettacoli

Benigni pronto per l'Ariston, forse i Maneskin. Festival a rischio stranieri (colpa del Covid)

Niente Stromae, si tratta per i Meduza. Obiettivo Ed Sheeran (e Jovanotti...)

Benigni pronto per l'Ariston, forse i Maneskin. Festival a rischio stranieri (colpa del Covid)

Decisi i concorrenti, restano da scegliere gli ospiti del Festival di Sanremo. Dovrebbero essere per lo più italiani perché le restrizioni (e le paure) legate al Covid freneranno l'arrivo di popstar e divi stranieri. All'Ariston è possibile che arrivino i vincitori dell'ultima edizione, ossia i Maneskin, se non altro per celebrare il luogo da dove è partita la loro scalata per diventare le nuove rivelazioni del rock mondiale. Il loro ritorno di fianco ad Amadeus sarebbe quasi automatico, sempre che il calendario della band sia compatibile visto che sta girando il pianeta come una pallina da flipper. D'altronde le popstar più grandi del momento sono loro e sono italiane: perfetto per il Festival dell'autarchia. In fondo, questa tendenza si era già manifestata nell'era Baglioni. E poi Amadeus l'aveva consolidata mettendo in chiaro che il Festival della Canzone Italiana era soprattutto indirizzato a esaltare i talenti italiani.

Ora poi la longa manus della pandemia chiude le frontiere del pop, o perlomeno le rende molto meno accessibili. L'unico ospite straniero che piacerebbe avere all'Ariston sarebbe Ed Sheeran, che tra l'altro vive gran parte del tempo in Italia nella sua villa in Umbria con vista sul Lago Trasimeno. Ma al momento non è così probabile che arrivi. Invece avrebbe potuto essere sul palco Stromae, che è tornato con un nuovo brano e il 4 marzo pubblica il nuovo disco Multitude. Ma la candidatura è tramontata.

Chi invece è praticamente certo è Roberto Benigni, che ormai a Sanremo è un appuntamento quasi fisso. La probabile assenza di Fiorello rende ancora più probabile che Benigni non faccia un semplice intervento ma sia più «organico». Insomma, non coconduzione ma più apparizioni, magari spalmente su serate diverse.

A proposito di coconduzione, sembra che sia sfumata la partecipazione di Alessia Marcuzzi in uscita da Mediaset e data per certa fino a pochi giorni fa. Però Alberto Dandolo su Oggi ha escluso la sua presenza alla 72esima edizione: «Ha altri progetti».

In poche parole, le caselle della coconduttrici al momento sono vuote. Invece tra gli ospiti, sembrano quasi sicuri i Meduza, che sono italiani ma hanno una larga popolarità in tutta Europa e, secondo Forbes, nel sono stati gli artisti italiani più ascoltati al mondo su Spotify. Mica male. Non a caso hanno vinto una «residency», ossia una lunga serie di concerti nello stesso posto, addirittura a Las Vegas. Potrebbe anche arrivare Jovanotti, che è autore del brano di Gianni Morandi (e se vincesse lui?) e che qualche settimana fa, alla domanda su Sanremo, ha preferito non rispondere. Forse si potrebbe vedere anche Alessandra Amoroso, che non è mai stata in gara al Festival ma in estate si esibirà a San Siro. In sostanza, le caselle dei superospiti festivalieri sono ancora da riempire.

Ma, con la probabile presenza di Benigni e Maneskin, il livello si sta alzando.

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