Cultura e Spettacoli

Bilancio positivo per la Mostra del cinema. Ci si riavvicina (quasi) ai numeri del 2019

Successo di critica e di pubblico con qualche polemica sul Leone d'oro

Bilancio positivo per la Mostra del cinema. Ci si riavvicina (quasi) ai numeri del 2019

È tutto positivo il bilancio della Mostra del cinema di Venezia numero 78. I film sono piaciuti - la media dei voti dei critici è più alta dello scorso anno - è stato accolto con favore il verdetto della giuria anche se c'è chi avrebbe preferito vedere assegnato il Leone d'Oro a È stata la mano di Dio di Paolo Sorrentino, arrivato appena dopo a L'événement, l'opera seconda sul tema dell'aborto nella Francia degli anni '60 della regista franco-libanese Audrey Diwan. Dimenticando però che in questo caso, per il regolamento che limita i premi al Leone d'Oro, al giovane protagonista Filippo Scotti non sarebbe potuto andare il Premio Mastroianni come attore emergente.

La vittoria del film francese ha fatto però scendere in campo monsignor Antonio Suetta, arcivescovo di Ventimiglia-Sanremo, ovviamente contrario all'aborto, per il quale «questi avvenimenti di carattere internazionale ormai sono dominati dalla logica del politicamente corretto e del pensiero unico».

Tornando ai dati positivi ecco i numeri, snocciolati dal presidente della Biennale Roberto Cicutto, con 153.265 ingressi e un più 63 per cento sull'edizione in piena pandemia del 2020 e solo meno 7 per cento su quella normale del 2019. Più modesti quelli della sala web con 30 film in anteprima streaming visti da 3mila abbonati.

E, a proposito di piattaforme, Netflix ha sbaragliato tutti vincendo sia con È stata la mano di Dio che con il Leone d'Argento per la migliore regia a The Power Of The Dog di Jane Campion e il Premio per la migliore sceneggiatura a Maggie Gyllenhaal per The Lost Daughter tratto dal romanzo di Elena Ferrante.

Gli esercenti, in questa difficilissima fase di ripartenza, mugugnano perché Netflix salta la sala cinematografica e guardano alla Francia dove la piattaforma non può partecipare al festival di Cannes. Alberto Barbera, direttore della Mostra, non fa una piega e dice che è una questione superata perché «ormai è storia, Netflix è pure entrata tra i produttori accettati dall'Academy degli Oscar», però, concede, «la questione delle uscite al cinema e in streaming dovrà essere regolamentata». Anche Paolo Sorrentino, con il Leone d'Argento in mano in un incontro notturno con i giornalisti, non entra nella polemica: «Non voglio sottrarmi alla questione ma ho una conoscenza limitata della politica industriale, per questo ci sono i produttori. Certo, come tutti i registi, ho piacere che il film esca in sala e sono fortunato che questo privilegio mi venga accordato per tre settimane».

È stata la mano di Dio lo si vedrà infatti su Netflix il 15 dicembre dopo un'uscita, il 24 novembre, in cinema selezionati, come usa scrivere la piattaforma che, negli anni passati, ha visto le sue uscite boicottate dagli esercenti.

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