Chi fa questo mestiere lo sa. La polemica, qualunque sia, dopo tre giorni inizia a puzzare di vecchio. Risulta stantia, ormai demodè, come si usava dire un tempo. E invece siamo ancora qui a commentare quanto accaduto sabato 1 maggio sul palco del Concertone tra Fedez e la Rai. Il merito non è mica nostro ma di Pippo Baudo. Ebbene sì, Pippo nazionale dopo mesi di silenzio è tornato a dire la sua e non ci è certo andato giù leggero, anzi. Il suo è stato probabilmente l'intervento più tranchant contro Fedez dell'ultima settimana, è arrivato dove nemmeno i politici erano arrivati dall'alto della sua sterminata esperienza televisiva. E quando Pippo Baudo parla, anche solo per il rispetto dovuto al suo personaggio, si deve tacere e, magari, riflettere sulle sue parole. Lo diciamo agli sbarbatelli che pontificano sui social e pensano di essere onnipotenti ma non conoscono il significato di "editore", tra le altre cose.
Fedez l'artista, come si è più volte definito lui nella telefonata ormai nota a tutti, a gran voce pretende di poter dire tutto quello che vuole ovunque lui si trovi. Giusto, ma non in quanto artista, in quanto persona. Sorvoliamo sul fatto che gli stessi che invocano la libertà di parola per Fedez la vogliono togliere a chi la pensa diversamente da loro. La libertà di parola termina però dove iniziano le libertà degli altri e quando si va in tv, al pari di quando si scrive sui giornali, è importante sapere che esiste un editore che è totalmente responsabile di quello che dice chiunque altro utilizzi il mezzo del quale lui è rappresentante. Ed è qui che forse Fedez ha perso il filo del discorso, perché la tv pubblica non è il suo profilo Instagram.
E infatti Pippo Baudo non ha usato mezzi termini per rimarcare il concetto. "Fedez ha esagerato. Poteva fare spettacolo, mentre fa ogni cosa per essere protagonista. E ha sbagliato a fare quel discorso in una sede che non era sua", ha detto Pippo nazionale all'Adnkrons. Dopo una doverosa pausa per dedicare un minuto di applausi a Baudo, ecco cos'ha detto ancora il Presentatore (e la "pi" maiuscola è voluta): "L'errore che ha commesso la Rai è stato quello di non dire semplicemente che quel palcoscenico era il suo e a lei competeva l'autorizzazione. Chiedere il testo dell'intervento di Fedez è stato senza dubbio corretto. Se tu vieni a casa mia e io ti ricevo nel mio salotto, io voglio sapere cosa ci vieni a fare".
E infatti, il decano della televisione italiana ha messo i puntini sulle i senza aver paura di essere etichettato come censore, dimostrando il coraggio che molti non hanno: "Se avessi condotto io il Concertone del Primo Maggio avrei spento le telecamere a Fedez durante il suo discorso. Per querelarlo è troppo tardi, equivarrebbe solo fargli il doppio della pubblicità".
Serviva Pippo Baudo a dare lezioni di televisione? Abbiamo scomodato uno dei più grandi di tutti i tempi del piccolo schermo per spiegare concetti ovvi, che però a molti fa comodo tagliuzzare a proprio piacimento (proprio come ha fatto qualcuno con una telefonata)
per gridare alla "censurah1!1!1". Ebbene sì, abbiamo scoperto che in tv non si può andare a dire ciò che si vuole perché si deve rendere conto a chi poi se ne deve assumere le responsabilità. In Pippo we trust!- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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