Cultura e Spettacoli

Da Robin Hood al Trono. Così il cinema trasforma i connotati del Medioevo

Una mostra a Los Angeles sul fascino (e i falsi) di un'epoca spesso reinventata da film e serie tv

Da Robin Hood al Trono. Così il cinema trasforma i connotati del Medioevo

Il Trono di Spade e il suo sequel House of Dragon, anche in Italia dal 22 agosto, sono l'ultimo esempio di un'attrazione che dura da quando è nato il cinema, dal Settimo Sigillo, al Nome della Rosa, da Robin Hood principe dei ladri, al Signore degli Anelli e Harry Potter: le atmosfere medievali hanno sempre affascinato il mondo dell'intrattenimento. Ad attrarre sono la magia, il mistero, i colori di quel periodo storico e la sua lontananza nel tempo. Oggi del Medioevo si sa molto ma non si sa tutto, e molto di quello che si legge sui libri o si vede al cinema e in televisione è un'idea romantica del Medioevo, più o meno lontana dalla realtà.

Il Getty Museum di Los Angeles ha pensato di organizzare una mostra proprio allo scopo di capire cosa c'è di reale e cosa è frutto di fantasia nel mondo medioevale raccontato dai posteri. La mostra, dal titolo The Fantasy of the Middle Ages, è curata da Larisa Grollemond, responsabile dei manoscritti del Getty: «L'idea è di alzare il sipario su quali aspetti sono veramente medievali e quali sono invece il prodotto dell'immaginazione. Tutto è nato con una campagna sui social media nella quale abbiamo accostato i nostri oggetti, i libri illustrati e i dipinti che raffiguravano il Medioevo, alle puntate della serie Trono di Spade. Il pubblico si è mostrato subito molto interessato».

Da quella prima idea social è nata la mostra, allestita in due sale del padiglione Nord del Getty, dove manoscritti miniati illustrati con pigmenti ricavati da metalli preziosi sono accanto ai disegni di artisti più vicini a noi, dai Fratelli Grimm e R.R. Tolkien, per arrivare ai cartoni animati della Disney. Tra gli esempi esposti c'è il frontespizio del libro L'ordine della Cavalleria di Edward Burne-Jones e William Morris, ma anche uno sfondo della Bella addormentata del 1959 la cui tavolozza di colori brillanti discende direttamente dai codici illustrati dai monaci del Medioevo. Il Medioevo, spiegano i curatori, vive ancora in una miriade di oggetti della cultura popolare: in mostra ce ne sono alcuni provenienti dalle case e dalle collezioni private, tra cui statuette di Dungeons & Dragons, cassette per il videogioco The Legend of Zelda, costumi di Halloween e cimeli dalla franchise Signore degli Anelli.

Accanto, in un curioso accostamento fra sacro e profano ci sono oggetti preziosi e antichi: un libro di preghiere del 15mo secolo è aperto sull'immagine di San Giorgio che combatte il drago: «Ne abbiamo fatto la copertina della mostra, è il sunto del concetto del nostro lavoro. C'è il cavaliere armato a cavallo, la damigella in pericolo, c'è il drago e il castello sullo sfondo. Ci sono tutti gli elementi con cui noi identifichiamo una storia per medioevale e che sono stati raccontati così spesso al cinema e in tv», dice Larisa Grollemond.

C'è anche un libro in lingua italiana, stampato a Milano nel 19mo secolo: La vergine di Orleans: tragedia romantica, di Federico Schiller tradotto da Andrea Maffei. È aperto sull'immagine di Giovanna d'Arco che salva la Francia dagli inglesi in una delle decisive battaglie della guerra dei Cent'anni. «Giovanna d'Arco non era certo vestita così continua la curatrice puntando il dito su quell'armatura scintillante e il sottostante gonnellino questo è uno dei tanti esempi dell'immagine romantica che le generazioni successive si sono messe in testa di quel periodo, per poi rappresentarle».

La sezione dedicata ai costumi cinematografici mostra i modelli dei film ambientati in epoca medievale e prodotti agli esordi della storia del cinema: «Erano gli anni Trenta e Quaranta e in questi disegni è evidente l'adattamento ai gusti e alle mode del tempo, pur in chiave medioevale».

I costumi del Trono di Spade hanno invece troppe pellicce per poter affermare che anch'essi riflettano le mode e le convinzioni del tempo. Ugualmente quell'universo ritorna, il 22 agosto, in contemporanea con gli Stati Uniti, su Sky e in streaming su Now, con House of the Dragon, ambientato 200 anni prima degli eventi nella serie originaria.

C'è poi un sequel nella mente dei produttori. Il titolo in lavorazione è Snow.

Dovrebbe infatti vedere il ritorno in scena, da protagonista, di Kit Harington nella parte di Jon Snow.

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