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"La mia verità su Lila": parla la protagonista de L'Amica Geniale

Il 6 febbraio debutta la terza stagione de L'Amica Geniale. Gaia Girace ci racconta il suo personaggio

"La mia verità su Lila": parla la protagonista de L'Amica Geniale

A più di due anni di distanza dall’ultimo episodio, su Rai Uno torna L'Amica Geniale una delle serie tv più apprezzate in Italia e all’estero. Quattro prime serate a partire dal 6 febbraio per la terza stagione, ispirata anche lei ai romanzi di Elena Ferrante, per raccontare un nuovo capitolo della storia di Elena Greco (Margherita Mazzuocco) e Lila Cerullo (Gaia Girace), due donne che vivino nei rioni più degradati di Napoli. Una stagione molto attesa, girata durante le fasi più accese della pandemia, che apre una lunga parentesi sull’Italia degli anni ’70.

In vista della trasmissione in tv abbiamo intervistato Gaia Girace. Attrice di grande talento, ma timida e riservata, racconta per lei cosa ha significato interpretare una donna forte, creativa ma fragile.

Nella terza stagione de L’Amica Geniale cosa accadrà al suo personaggio? Senza spoiler, ovviamente...

"Fino a oggi tutti hanno imparato a conoscere una Lila molto forte, che non ha mai avuto paura di niente. La sua lingua è sempre stata molto tagliente. Invece nei nuovi episodi il pubblico noterà un grande cambiamento nel mio personaggio. Lila mi ha fatto quasi tenerezza perché la sua vita è distrutta. Lavora in una fabbrica tutti i giorni e non può reagire per uscire dalla sua condizione. Ha un figlio da crescere quindi non può fare altrimenti".

Da cinque anni, tra riprese e casting, ha vissuto con il personaggio di Lila. Come la descriverebbe?

"In poche parole non riuscirei a descrivere le sue caratteristiche. Lila è un personaggio complicato e pieno di sfaccettature. Sicuramente, è completa. È tutto. È timida, è estroversa, è forte, è fragile. È altruista anche se non sembra. Pensa molto al bene altrui, soprattutto alle persone a cui vuole bene. È scontrosa ma in realtà non è così. Può sembrare rude ma è solo un’arma di difesa. Ha indossato un’armatura per non farsi schiacciare. Lila fin da piccola ha dovuto nascondere le sue insicurezze per attaccare prima di essere attaccata proprio perché ha vissuto - e vive a tutt’oggi - in un contesto sociale molto difficile. Però, in fondo, ha un cuore d’oro".

Lila è sempre stata in contrasto con Elena. Dal suo punto di vista sono amiche o nemiche?

"Hanno un rapporto molto complesso che non è facile da spiegare. Possono essere amiche ma anche nemiche. Nella terza stagione, ad esempio, Lila per la prima volta chiede aiuto. Non lo ha mai fatto. Ha sempre cercato di risolvere da sola i suoi problemi, ma causa forza maggiore, si trova in una situazione di pericolo. È consapevole che solo Elena può comprenderla. Sarà una scena molto commuovente. Nei nuovi episodi, in un certo qual modo, c’è un capovolgimento della situazione rispetto al passato. È Lila che ha più stima di Elena e non viceversa".

E sul set che rapporto ha con Margherita?

"In realtà in questa stagione sono poche le scene che abbiamo vissuto insieme. Lila e Lenù vivono proprio agli antipodi. Una resta a Napoli e l’altra è a Firenze. Al di là di questo, mi sono sempre trovata bene con lei a recitare. Ho un bel rapporto sia dentro che fuori il set".

Secondo lei, chi è l’Amica Geniale?

"Sicuramente è Elena. Ragiona a modo suo per crearsi una sua immagine, ma ho notato che non è mai originale a 100% come Lila. Lei crea, inventa, ha un fuoco dentro che nessuno riesce a spegnere".

La terza stagione è ambienta negli anni ’70 e racconta una pagina della nostra storia italiana. Lei è una giovane attrice che non ha vissuto quel periodo così turbolento. Professionalmente, come è stato per lei viverlo in prima persona?

"E’ stato divertente e anche molto interessante. Una bella sfida. Solitamente conosciamo gli anni ’70 solo per i suoi vestiti e i look stravaganti, ma è stato bello poter conoscere la storia recente e come si è evoluta la figura della donna. Mi interessa questo aspetto. Sul set tutto è avvenuto con spontaneità. Non ho avuto problemi, perché Lila ha sempre vissuto un passo avanti a tutti. L’epoca non ha influito su di lei. Fin dall’inizio è stata una donna all’avanguardia. Infatti non ha mai avuto paura di lasciare il marito quando il divorzio ancora non era stato riconosciuto. C’è da dire, però, che per quanto possa essere un personaggio precursore dei tempi, ha continuato a vivere in un contesto molto retrogrado. Trova il modo di spiccare il volo grazie agli amici del rione e con le persone con cui lavora in fabbrica. Esplode una volontà di lottare che Lila aveva fin da piccola".

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Saverio Costanzo lascia la regia nelle mani di Daniele Lucchetti. Come si è approcciato alla serie?

"Sono due persone splendide, ma Saverio e Lucchetti hanno visioni totalmente diverse. Questo non ha influito sulla qualità del lavoro. Anzi, con il nuovo regista sono stata a mio agio. Ha permesso sul set di lavorare con serenità e tranquillità. Sono stati mesi piuttosto spensierati. Certo, recitare non è facile. È un’impresa molto difficile, ma Daniele non ha fatto pesare il mio e il lavoro degli altri attori. Se devo essere sincera, con Lucchetti mi sono sentita più libera. Ho affrontato le riprese con uno spirito diverso rispetto al passato. Il regista è bravissimo, quindi sono sicura che uscirà un buon prodotto".

Il set ha viaggiato in tutta Italia. Le riprese si sono svolte tra Napoli, Caserta e Firenze, ma ha lavorato in tempi di Covid e restrizioni. È stato difficile?

"Il produttore esecutivo ha permesso di lavorare in sicurezza. Sì, siamo partiti un po’ più tardi sulla tabella di marcia ma questo ci ha regalato la possibilità di non avere ulteriori blocchi. Siamo partiti con un tampone ogni dieci giorni, poi ogni sette e alle fine siamo finiti a fare un tampone tutti i giorni. La troupe è stata chiusa in una sorta di bolla. Cosa strana, per le riprese ci ha aiutato la zona rossa della Campania. Era praticamente impossibile trovare un caso di positività sul set".

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La serie è recitata in dialetto napoletano. Viene apprezzata all’estero proprio per questo. Secondo lei, avrebbe funzionato lo stesso in lingua italiana?

"No, perché è proprio il napoletano che regala alla serie quella sfumatura in più. Ha conquistato tutti. Non solo in Italia. Anche all’estero ci amano molto. E ha influito non solo la lingua ma il fatto che Napoli ha una storia unica, fatta di tradizioni e folklore. È stato bello condividere in tv questa parte di storia".

Nel suo futuro cosa c’è oltre L'Amica Geniale?

"Sto seguendo diversi progetti. In primavera uscirà un film che ho girato in Francia. Inoltre sto continuando a prendere parte a molti lavori di formazione. Non mi fermo mai. Amo le sfide e amo crescere professionalmente. In futuro non lo so. Continuerò a fare l’attrice o magari farò anche altro. Non mi precludo nulla".

Ci sarà la quarta stagione?

"Sì, certamente".

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