Il personaggio della settimana

L'inchino del mondo e le bizze di re Carlo III: chissà cosa direbbe la Regina

Il mondo ha perso un giro alla notizia della morte della regina Elisabetta II, ultimo baluardo del Novecento che spegne il suo faro

L'inchino del mondo e le bizze di re Carlo III: chissà cosa direbbe la Regina

Nel giorno del suo funerale, dell'ultimo addio che chiude definitivamente il sipario su un regno lungo 70 anni, il personaggio della settimana è senz'altro lei: la regina Elisabetta II. Severa e austera e non sarebbe potuto essere diversamente visto il suo ruolo, tra le foto del suo regno che passeranno alla storia c'è però forse quella più irriverente. Quel ghigno malizioso che riuscì a dipingerle in volto, anche se in pubblico, suo marito, il principe Filippo, vestito con l'uniforme della guardia reale inglese.

E non si contano i contrasti in questi giorni di lutto. Lei, la regina dei tailleur pastello, oltre che del Regno Unito, dallo scorso 8 settembre ha costretto gli inglesi all'abito nero. E fa impressione vedere il serpente si persone vestite a lutto che si snoda per oltre 7 km. Sudditi e turisti, tra i quali un insospettabile David Beckham, che pur di fare un ultimo saluto alla Regina, alla storia, sono rimaste in piedi per 12, 24 e 36 ore, ordinate e compite. E chissà cosa direbbe lei, l'incrollabile Elisabetta II, nel vedere il suo ex nipote prediletto al suo capezzale insieme alla moglie Meghan, così invisa a corte da impedire al principe, figlio di re Carlo III, di partecipare all'evento ufficiale con i capi di Stato giunti a Londra.

Ma sarebbe stato interessante vedere anche le sue espressioni davanti al nervosismo del figlio al momento della firma dei documenti reali. Ma per quello è bastato assistere alle espressioni in diretta della nuova regina consorte Camilla, che davanti alle intemperanze del marito ha faticato a nascondere il disappunto misto all'imbarazzo per quell'uomo vissuto per oltre 70 anni nell'attesa di avere un vero lavoro, che non fosse l'hobby delle marmellate o la filantropia. E che ora, all'età a cui la maggior parte delle persone sono in pensione e trascorrono il loro tempo alla bocciofila, si trova sulle spalle il peso di un regno così difficile. Un re che ha avuto difficoltà a gestire anche il suo staff, che pretende che gli vengano stirati anche i lacci delle scarpe e ha appena licenziato oltre 100 dipendenti di Clarence House. Non certo il miglior modo di iniziare la carriera da re.

Chissà cosa direbbe la regina Elisabetta II nel vedere i suoi sudditi, ma anche l'intero pianeta, piangere per la sua morte. Sì, perché con la Regina non è morta solo la sovrana più longeva di sempre, ma si è chiuso definitivamente il Novecento. Si è chiusa un'epoca ed è sempre un po' triste lasciar andare qualcosa o qualcuno alla quale, dopo tutto, ci si era affezionati. Già, perché

html" data-ga4-click-event-target="internal">dopo 70 anni era impossibile non affezionarsi anche a lei, a Elisabetta II.

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