Cultura e Spettacoli

"L''incontro che mi ha cambiato la vita e quello che chiedo oggi allo Stato"

A 94 anni, compiuti a luglio, in questa intervista a ilGIornale.it Gina Lollobrigida parla delle sue passioni, dei suoi ricordi, dei vaccini e del giudizio sul governo Draghi. Sulla sua triste vicenda personale (la battaglia legale con il figlio) chiede solo di essere lasciata vivere e morire in pace

"L''incontro che mi ha cambiato la vita e quello che chiedo oggi allo Stato"

Gina Lollobrigida, star internazionale del cinema, pur avendo superato la soglia dei 90 anni conferma un'incondizionata passione per la lettura, gli animali e l'arte, il suo più grande amore. In questa conversazione con ilGiornale.it parla del regista con cui ha instaurato l’amicizia più profonda, della sua collega preferita, delle proprie abitudini e confessa come l’incontro più significativo che abbia mai fatto sia stato quello con Madre Teresa, con cui era solita confrontarsi ogni anno. Si sofferma poi sull'attualità, dai vaccini al giudizio sul capo del governo.

Quale la giornata tipo di una grande star a 94 anni?

"La mia giornata solitamente inizia con una bella e abbondante colazione, controllo la posta e dopo mi metto a lavorare oppure mi guardo un documentario sugli animali. Sono stata sempre interessata a conoscere il mondo e le sue creature. Dopo il pranzo se ho degli impegni esco altrimenti trovo sempre qualcosa da fare tra il lavoro e la lettura, che resta una delle mie più grandi passioni. Non so mai stare senza far nulla".

Ha scelto il suo avvocato dopo aver visto Netflix. Cosa ne pensa delle serie attuali e quale la sua preferita?

"Ho voluto conoscere il dottor Ingroia dopo averlo visto nella serie Netflix “Vendetta”. Più esattamente mi ha colpito il momento in cui dice di aver smesso di fare il magistrato per dedicarsi alla difesa di persone che hanno subito un’ingiustizia. Lì ho capito che poteva essere quello giusto e che avrebbe potuto fare al mio caso. Al momento non ho una serie tv preferita, cerco semplicemente di informarmi su quello che accade nel mondo".

Preferisce vedere le serie in tv o sul tablet?

"Decisamente preferisco guardare la televisione in poltrona o sul divano. È tutta un’altra cosa, le assicuro".

Alla sua età molti hanno paura del Coronavirus. Lei come ha affrontato la pandemia?

"Con grande dispiacere per chi purtroppo ne è stato colpito in modo diretto. Per tale ragione ho deciso di dare un piccolo contributo alla campagna di sensibilizzazione sui vaccini con alcuni video e partecipando ad alcuni programmi televisivi come Domenica In. Sono vaccinata e sono stata felice di farlo quando è stato il mio turno. Un dovere civico a cui nessuno ritengo possa sottrarsi".

Cosa ne pensa del governo Draghi? Il capo del Governo le ricorda qualcuno del passato?

"Pur non essendo interessata alla politica lo ritengo un uomo di spessore di cui l’Italia aveva bisogno in questo particolare momento".

Tra gli attori e soprattutto le attrici italiane c’è qualcuno che ammira in particolare e perché?

"Sicuramente Claudia Cardinale e sono rimasta molto male perché non riesco più ad avere sue notizie da tempo".

Qual è il momento della sua carriera che non dimentica e che le piacerebbe si ripetesse tutti i giorni?

"Quando ho avuto la fortuna di conoscere e seguire Madre Teresa, che avevo modo di vedere ogni anno. È un'esperienza che non uscirà mai dalla mia vita e dalla mia testa. Stiamo parlando di sensazioni ed emozioni indescrivibili. Qualcosa del genere ritengo che difficilmente si possa ripetere".

Con quale regista, tra i vari De Sica, Luttuada, Monicelli e Soldati, si è instaurato quel rapporto che potrebbe essere definito speciale?

"L’amicizia con Vittorio De Sica è stata meravigliosa. Pur avendo incontrato tantissime persone, posso dire che quella è stata una delle più vere, una di quelle amicizie che si possono considerare molto rare".

Verso la fine della sua carriera si è dedicata anche alla carriera da fotoreporter, intervistando Fidel Castro. Cosa l’ha colpita di più durante quell’intervista?

"Il modo in cui si difendeva. Il suo carattere nel farlo e la sua determinazione nel portare avanti la propria linea".

Nella vita di ogni persona c’è un amore. Qual è stato il suo più grande?

"Senza ombra di dubbio l’arte. Lo è sempre stato e lo sarà per sempre. Tutto quello che è arte mi affascina".

Quale la parte, invece, più difficile e travagliata della sua esistenza?

"La lotta che sto facendo negli ultimi anni con la giustizia italiana (dovuti al dissidio con il figlio da quando nella sua vita è entrato Andrea Piazzolla, assistente e tuttofare, che lei considera come un figlio, ndr). È qualcosa che non auguro a nessuno. Ho diritto, come ho più volte detto, a vivere e morire in pace. Non ho fatto davvero nulla di sbagliato per meritarmi tutto ciò".

Quanto pensa sia importante, oggi, una riforma della giustizia?

"Se l’Italia vuole progredire, essere al passo con i tempi, è indispensabile una riforma della giustizia, di quelle vere e che può portare un cambiamento reale di cui si avverte il bisogno.

Sotto alcuni aspetti, come in questo caso, restiamo purtroppo uno dei Paesi più arretrati, mentre il mondo va a velocità doppia".

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