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"Grossa ingerenza politica". Meghan finisce nei guai

Meghan Markle chiede a due senatrici repubblicane di votare per il congedo parentale retribuito, violando il protocollo e presentandosi come “la duchessa di Sussex”

"Grossa ingerenza politica". Meghan Markle finisce nei guai

Stavolta Meghan Markle avrebbe fatto il proverbiale “passo più lungo della gamba”, intromettendosi in questioni di politica americana. La moglie del principe Harry avrebbe contattato personalmente due senatrici repubblicane sui loro numeri privati, per spingerle a votare a favore del congedo parentale retribuito. Come se non bastasse Meghan avrebbe sfruttato il suo titolo come una sorta di vessillo del potere per farsi ascoltare, cosa inaudita per la Casa Reale inglese. Con il suo comportamento Meghan avrebbe fatto molto di più che infrangere le regole dei Windsor in materia di neutralità e già i giornali parlano di “ingerenza" politica.

Le telefonate

Risale alla fine di ottobre 2021 la lettera che Meghan Markle ha inviato a Chuck Schumer, capo dem del Senato americano e alla presidente della Camera Nancy Pelosi. Oggetto del messaggio la retribuzione per il congedo parentale, un argomento attualissimo nella politica americana e una nuova battaglia che la duchessa di Sussex avrebbe deciso di intraprendere osservando la sua esperienza di madre, seppur privilegiata.

Nella lettera la Markle ha scritto: “Io e Harry, come tutti i genitori, siamo stati felicissimi di accogliere dei bambini. Come molti genitori ci siamo trovati sopraffatti dalle tante attenzioni necessarie. Come molti meno genitori, invece, non ci siamo dovuti confrontare con la dura realtà. Al giorno d’oggi in troppi devono scegliere se essere presenti in famiglia e fare quindi il bene del figlio, oppure andare a lavoro, perché altrimenti non hanno retribuzione. Nessuno dovrebbe trovarsi in una posizione simile”. L’iniziativa di Meghan Markle è stata duramente criticata perché vìola la neutralità politica della royal family britannica. Inoltre l’opinione pubblica non ha gradito i riferimenti stucchevoli della duchessa alla sua infanzia povera.

Meghan, però, non si sarebbe fermata a una lettera. Stando a quanto riferito dal People, la duchessa avrebbe contattato le senatrici repubblicane Susan Collins (per lo Stato del Maine) e Shelley Moore Capito (per lo Stato della Virginia occidentale) sulle loro linee private. Il motivo? Spronarle a votare in favore del congedo parentale retribuito. Le due senatrici, riporta Vanity Fair, avrebbero definito le telefonate “scioccanti”. Meghan Markle si sarebbe presentata come “la duchessa di Sussex”, a dispetto di qualunque regola del protocollo.

Le reazioni

La senatrice Susan Collins è rimasta stupita dalla chiamata, ma ha dichiarato: “Sono felice di averle parlato, ma mi interessa di più sapere cosa pensano le persone del Maine sul congedo retribuito. Con mia grande sorpresa mi ha chiamato sulla mia linea privata, presentandosi come la duchessa di Sussex, il che è un po’ ridicolo: è nata a Los Angeles e usa il suo titolo britannico per fare pressioni sui senatori degli Stati Uniti dopo aver lasciato la royal family nel 2020”. Dello stesso tenore anche il resoconto di Shelley Moore Capito: “Non riuscivo a capire come potesse avere il mio numero privato”. Forse c’è una risposta a quest’ultima domanda: sembra, infatti, che sia stata Kirsten Gillibrand, senatrice democratica per lo Stato di New York, a dare a Meghan i numeri delle sue “colleghe”. A Politico la Gillibrand ha detto che questo gesto consentirebbe alla duchessa di “far parte di un gruppo di lavoro sul congedo retribuito a lungo termine”.

Le telefonate di Meghan, sempre stando a Vanity Fair, sarebbero state bocciate come “un’intromissione assolutamente inammissibile” nella politica americana e in base alle relazioni diplomatiche tra Stati Uniti e Gran Bretagna. Aspre critiche sono arrivate anche dai social network. Un utente Twitter ha scritto: “Santo Cielo, chi credi di essere?”. Il presentatore di Gb News, Colin Brazier, non è stato più cordiale: “Se chiami qualcuno all’improvviso, dovresti impressionarlo con la forza dei tuoi argomenti, non sfruttando il titolo reale di un’istituzione che tu e tuo marito avete fatto così tanto per minare”.

L’esperta reale Brittany Gadoury ha riassunto molto bene la questione: “Meghan Markle cittadina americana, può chiamare senatori tutto il giorno. Meghan Markle, duchessa di Sussex, non può interferire nella politica statunitense”. Infine l’esperto di politica Darren Grimes ha definito i Sussex “una coppia insopportabile”. I giornali riprendono l’ipotesi, per la verità mai tramontata, secondo la quale la Markle mirerebbe a diventare la prima presidente donna afroamericana degli Stati Uniti.

Forse dovrebbe rivedere la sua strategia.

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