Cultura e Spettacoli

Un set pieno di incidenti per Tom Cruise

Come ogni capitolo della saga di Mission impossible anche il quinto è caratterizzato da alcune sequenze in cui Tom Cruise ha quasi messo a repentaglio la sua vita

Mission impossible - Rogue nation, un set pieno di incidenti per Tom Cruise

Mission impossible - Rogue nation è l'ennesimo capitolo della saga interpretata da Tom Cruise che andrà in onda questa sera alle 21.19 su Italia 1.

Mission impossible - Rogue nation, la trama

Rogue nation prende il via dal punto in cui si interrompeva il quarto capitolo della saga: quando l'agente della IMF Ethan Hunt (Tom Cruise) scopre il commercio di gas nervino da parte di un gruppo terroristico conosciuto solo con il nome di Sindacato. Una minaccia che fino a quel momento era riuscita a passare inosservata dagli agenti della CIA, ma che ora è entrata nel mirino di Ethan Hunt, che ha come scopo quello di ditruggere la cellula terroristica prima che sia troppo tardi.

Ben presto, però, l'uomo scopre di non avere a che fare con "semplici" terroristi, ma con un gruppo di spie rinnegate, che hanno dunque un addestramento tale da renderle ancora più pericolose. Senza poter fare affidamento sulla propria organizzazione né sulla CIA - che lo ha tagliato fuori chiedendogli di nascondersi - Ethan decide di creare una sua squadra insieme al collega William (Jeremy Renner) e alla spia Isla (Rebecca Ferguson). Ma la minaccia è davvero più pericolosa del previsto.

Gli incidenti sul set di Tom Cruise

Come accaduto in ogni film della saga di Mission impossible, Tom Cruise ha sempre insistito per fare da sé i propri stunt e non ricorrere a nessuna controfigura. Proprio come accaduto in Mission impossibile: protocollo fantasma, quando l'attore si è "arrampicato" sulla torre di Burj Khalifa, anche in Mission impossible - Rogue nation l'attore ha mostrato di voler superare i propri limiti. Come riporta il sito dell'Internet movie data base, Tom Cruise ha realizzato la sequenza in cui si trova all'aterno di un aeroplano in volo - nello specifico, un Airbus A400M - senza utilizzo di effetti speciali o controfigure. La scena si è svolta a circa 1525 metri d'altezza: la volontà di Tom Cruise era dunque superare se stesso e quanto aveva fatto quando aveva scalato l'edificio più alto al mondo nel quarto capitolo della saga.

Quando Tom Cruise ha confessato la sua intenzione di non ricorrere a stunt durante la scena ci sono state molte obiezioni sia in fatto di sicurezza che di resa effettiva del film. A causa degli uccelli in volo e della forza del vento a quell'altitudine c'erano rischi effettivi che Tom Cruise si sforzasse a fare una scena pericolosa per niente, con la possibilità che le inquadrature venissero disturbate degli elementi della natura. Come riporta IMDB, per aggirare questi problemi venne montata una sorta di cornice anti-vento per la macchina da presa montata sull'ala sinistra dell'aereo. Un'altra problematica era invece quella di permettere a Tom Cruise di tenere gli occhi aperti, cosa assai difficile sempre a causa del vento, ma anche di particelle volanti. Questo problema venne risolto dal suo oculista che creò delle lenti apposite che avevano lo scopo di proteggere il bulbo oculare di modo che non ci fossero incidenti durante la ripresa.

Durante la ripresa, però, Tom Cruise si ferì davvero. Durante le scene - che il regista Christopher McQuarrie cercò di fare il più velocemente possibile, tanto era preoccupato per la sua star - l'attore venne colpito al corpo da un sasso volante. Secondo IMDB Tom Cruise avrebbe affermato che l'impatto era stato così forte da credere di essere rimasto brutalmente ferito e di non avere il coraggio di guardare il punto in cui era stato colpito, una volta tornato a terra. Tuttavia la ferita non era grave: il sasso era rimasto intrappolato negli abiti, e Cruise rimase sorpreso nel notare che era davvero di piccole dimensioni.

Sempre secondo il sito dell'Internet movie data base Tom Cruise si ferì ben sei volte durante le riprese di Mission impossible - Rogue nation. Un'altra scena cardine del film è quella in cui Ethan deve svolgere una missione sott'acqua. Per la scena Tom Cruise si è preparato molto, arrivando a trattenere il fiato per circa sei minuti - il tempo necessario che serviva all scena. L'attore era entrato così a fondo nella preparazione di questa sequenza che a volte ha rischiato di rimanere senza fiato durante semplici conversazioni perché era nella mentalità di dover trattenere aria a ogni costo. Dell'impegno di Cruise nella realizzazione del film ha parlato il regista stesso in un'intervista con Forbes, in cui ha detto: "Quando hai un attore come Tom, che spinge moltissimo sull'azione pratica, è come se avessi due lottatori dalla tua parte. È come se fossi consapevole di poter realizzare degli spettacoli folli con cui il pubblico si può identificare.

Non si perdono in una specie di videogame, come avverrebbe con la CGI, ma si identificano con il protagonista della storia e tifano per lui per tutto il tempo, ed è questo ciò che mi interessa."

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