Cultura e Spettacoli

È morta Patricia Hitchcock, figlia del leggendario regista

È scomparsa all'età di 93 anni Patricia, l'unica figlia del regista Alfred Hitchcock. Aveva lavorato in molte pellicole del padre, e di lui raccontava spesso vizi e virtù. A darne notizia la figlia Katie Fiala

È morta Patricia Hitchcock, figlia del leggendario regista

Se n’è andata nella sua casa di Sherman Oaks in California, l’attrice Patricia Hitchcock (chiamata da tutti Pat ndr) unica figlia del grande regista Alfred, e di sua moglie Alma Reville. A darne notizia la figlia Katie Fiala al The Hollywood Reporter. Nata a Londra nel 1928, aveva iniziato a recitare da adolescente a Los Angeles, dove si era trasferita insieme alla famiglia quando suo padre accettò l'offerta del produttore David O. Selznick per dirigere Rebecca (1940). Debuttò sul palcoscenico di Broadway nel 1943 nella commedia Solitaire, e l’anno successivo nel 1945, diventò la protagonista di Violet. Grande appassionata di cinema e cavalli, si diplomò alla Marymount High School di Los Angeles e frequentò poi la Royal Academy of Dramatic Art.

Lavorò spesso insieme al padre Alfred che la voleva sul set: “Ogni volta che c’era bisogno di una cameriera con l’accento inglese”, come dichiarò lei stessa in una intervista al Washington Post del 1984. Con lui girò Paura in palcoscenico nel 1950, L’altro uomo nel 1951 e Psycho del 1960. Prese parte anche alla celebre serie tv del padre: Alfred Hitchcock Presents. I ruoli più importanti della sua carriera furono quelli in Stranieri in treno e Psycho diretta appunto dal celebre padre, dove interpretava Caroline, collega d’ufficio di Marion Carne (Janet Leigh). Recitò anche in un ruolo minore del film Un monello alla corte d’Inghilterra nel 1950 e nel 1956 nel famoso I dieci comandamenti di Cecil B. DeMille. Nel 1960 lasciò la carriera di attrice per dedicarsi a quella di produttrice esecutiva.

Tra i suoi lavori anche il documentario The Man on Lincoln’s Nose del 2000, che fu candidato all’Oscar nel 2021. Nel 2003 è stata anche autrice insieme a Laurent Bouzereau del libro Alma Hitchcock: The Woman Behind the Man, una biografia sulla vitta di sua madre Alma Reville figura di estrema importanza della famiglia Hitchcock, che si occupava di rileggere tutte le sceneggiature del marito. Spesso aveva raccontato del suo rapporto con il padre che la trattava sul set “Come qualsiasi altro attore. Con lui parlavamo a lungo della scene prima di girarle”.

Aveva anche rivelato le nevrosi “creative” di cui soffriva Alfred, quelle che poi hanno regalato al mondo intero immortali capolavori.

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