Cultura e Spettacoli

Neeson giustiziere una solida certezza

Un thriller d'azione con Liam Neeson è come l'acconto delle tasse. Prima o poi va pagato e non c'è anno, per non dire stagione, senza che cinema o tv ci propinino una storia con Liam vendicatore implacabile

Neeson giustiziere una solida certezza

Un thriller d'azione con Liam Neeson è come l'acconto delle tasse. Prima o poi va pagato e non c'è anno, per non dire stagione, senza che cinema o tv ci propinino una storia con Liam vendicatore implacabile. Inossidabile come il rituale del cambio di abiti di stagione. Che, sia chiaro, a fine luglio, se siamo ancora rimasti in città, è perfetto per una serata dove staccare il cervello. Basta non pretendere trame troppo elaborate o credibili perché Liam fa un altro mestiere.

Come in questo Blacklight, che ha avuto un discreto successo negli Usa, ma che da noi è arrivato su Sky senza passare dal via, ovvero dai cinema. Non che sia una novità. A prima vista, questo Blacklight ricorda, in minima parte, la saga di Taken, anche se qui non ci sono rapimenti di famigliari, ma si parte da una premessa diversa.

Già dalla prima sequenza, vediamo l'agente segreto dell'Fbi Travis Block (Neeson), che ufficialmente non risulta a libro paga, estrarre un collega sotto copertura, che sta rischiando grosso. Ed è questo il lavoro che da anni svolge il nostro Neeson, facendo rapporto direttamente al capo dell'Fbi Robinson (Aidan Quinn), con il quale è legato da una amicizia stretta.

Un lavoro che lo tiene lontano dagli affetti familiari, ovvero dalla figlia Amanda (Claire Van Der Boom) e dalla nipotina Natalie (Gabriella Sengos), deludendole ogni volta. Quando muore l'attivista anti-governativa Sofia Flores, ecco che Dusty (Taylor John Smith), un agente sotto copertura, decide di tradire e parlare con la giornalista Mira (Emmy Raver-Lampman). Vuol denunciare i metodi di Robinson e dell'Fbi, salvo finire assassinato da due sconosciuti. E se il defunto agente avesse detto il vero? Se ci fosse un complotto che colpisce degli innocenti? Liam inizia ad indagare, mettendo però a rischio i suoi cari. Buone le sequenze di azione, che sono poi il motivo per guardare un film di Neeson. Forse, converrebbe silenziare l'audio per non ascoltare dialoghi banali e vuoti.

In fondo, bastano i pugni di Neeson per fare spettacolo.

Commenti