Nomine Rai, la scelta di Mellone a La vita in diretta scatena gli insulti

Illazioni e accuse sulla nomina del nuovo dirigente coordinatore - di destra - de La vita in diretta. Un sito accusa: la nomina di Mellone? "Da un ebreo a un fascista"

Nomine Rai, la scelta di Mellone a La vita in diretta scatena gli insulti

Non è un paese per giornalisti di destra, soprattutto se giovani ed emergenti. La nomina di Angelo Mellone come nuovo dirigente coordinatore del programma “La Vita in diretta” e “Le amiche del sabato” è stata infatti accompagnata da illazioni e accuse a dir poco politicamente “scorrette”.

L’articolo pubblicato da Excite.it e firmato da Giuseppe Candela si intitolava “Angelo Mellone al posto di Toaff a La Vita in diretta, da un ebreo ad un fascista? La foto con Vattani e Morucci a Casapound”. Uso il passato perché il titolo, e non solo quello, è stato poi modificato nelle tarda serata di oggi. La tesi che l’autore del pezzo porta avanti è che la Rai abbia “smantellato” l’organizzazione del noto programma pomeridiano e scelto gli elementi della nuova squadra non certo per meriti legati al curriculum . “La scelta di sostituire il figlio del rabbino capo emerito di Roma Elio Toaff – si leggeva fino ad oggi pomeriggio nell’articolo - con un giornalista di una destra non proprio moderata oggettivamente stride non poco”. Uso il passato perché anche in questo caso la frase è misteriosamente scomparsa. E meno male, verrebbe da aggiungere. “Di cosa parlo? – scrive Candela nel suo pezzo - Ho trovato una foto di Mellone con il console fascista Mario Vattani, una foto in cui dibatte nella sede di Casapound con l’ex brigatista Morucci, degli articoli che riportano che Mellone al collo indossa la croce celtica, che da ragazzo faceva parte del Fronte della gioventù, che si è spesso recato nella sede di Casapound dove ha anche partecipato alla presentazione un libro e ha anche difeso pubblicamente il saluto romano di Paolo Di Canio”. Candela ci tiene a precisare che “proprio su Mellone si è soffermata la mia attenzione negli ultimi tre giorni” perché “si sa, ai giornalisti tocca cercare, controllare, criticare e cercare di capire qualcosa in più”. E meno male che ai giornalisti spetta “cercare e controllare”. Abbiamo sentito il diretto interessato, Angelo Mellone, che ci ha fatto notare che “fin dal titolo si vede la costruzione disonesta di tutta la faccenda”. “Se avessero specificato – spiega Mellone - che la foto con Mario Vattani era stata scatta alla conferenza stampa di presentazione all'Ara Pacis di Cortina Incontra 2010, sarebbe stato diverso. All’epoca Vattani era il consigliere diplomatico del Sindaco”. Anche sulla seconda fotografia forse sarebbe stato meglio controllare e specificare. “Sono stato invitato un paio di volte a casa Pound – spiega Angelo - Come sono stato invitato l'anno scorso alla festa dell'Unità per presentare il mio libro. Io vado ovunque, nel mio mestiere di scrittore è normale. La foto in questione era stata scattata ad una conferenza sul terrorismo degli anni '70, c'era anche Giampiero Mughini. Eravamo in tre abbiamo fatto un dibattito e io, tra l'altro, sono stato anche fatto oggetto di critiche molto pesanti da parte di Casa Pound. Riguardo alla seconda volta che sono andato a Casa Pound – continua Mellone - l'autore dell'articolo si è dimenticato di dire che quel libro è stato scritto da un ricercatore del centro studi della Cgil. Un caso?”.

Se da una parte sono stati in tanti su twitter e su facebook a mostrare solidarietà ad Angelo da ogni parte, destra sinistra, colleghi e non, l’articolo di Excite.it ha anche scatenato una serie di insulti e commenti razzisti che preferiamo non ripetere. “Provo orrore”, ci ha confidato Mellone. “Ci sono alcune zone d'ombra nel testo – ha continuato - che volutamente lanciano delle illazioni che per quanto mi riguarda sono orribili. E’ profondamente razzista anche nei confronti di Toaff, un pezzo ideologicamente razzista”. “Nessuno ha smantellato niente – ha precisato poi Mellone - Toaff è un grandissimo professionista che è andato in pensione e doveva essere sostituito. Questa lettura politica mi sembra folle. Avessero scritto che sono un incapace avrei preferito. Mi sembra poco rispettoso verso la Rai e verso il servizio pubblico. Insomma invece di essere contenti che finalmente la Rai punta sui giovani!" Mellone è un professionista troppo affermato per "parlarsi addosso". Vogliamo giudicare la professionalità di Angelo Mellone? Allora ricordiamo che è stato inviato in moltissime testate, che ha scritto dieci libri, che insegna Comunicazione politica presso la Scuola di giornalismo della Luiss «Guido Carli» di Roma, che è stato autore e conduttore di programmi radiofonici e ha condotto la sezione giornalistica di Unomattina weekend (Rai Uno). Come sarà come coordinatore del programma “La vita in diretta”? Bè ai posteri, e non troppo lontani, l’ardua sentenza.

Le premesse sembrano esserci tutte però. Quando gli abbiamo domandato che idee porterà nella trasmissione ci ha risposto che ancora stanno lavorando ma che i temi saranno senz'altro due: qualità del prodotto e grande rispetto per i telespettatori.

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