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La regina Elisabetta avrebbe insabbiato l’inchiesta su Meghan. Ecco perché

L’esperto Richard Fitzwilliams sostiene che la mancata pubblicazione dei risultati dell’indagine sui presunti atti di bullismo compiuti da Meghan farebbe parte di un accordo tra i Windsor e i Sussex

La regina Elisabetta avrebbe insabbiato l’inchiesta su Meghan. Ecco perché

Lo scorso giugno il Sunday Times ha diffuso la notizia secondo la quale la conclusione dell’indagine sui presunti atti di bullismo che Meghan Markle avrebbe perpetrato su alcuni membri dello staff di Palazzo non sarebbe stata resa nota. La decisione ha destato numerosi sospetti, facendo ipotizzare che la situazione a corte fosse davvero molto grave e la regina Elisabetta avesse voluto proteggere la royal family da possibili ondate di fango. Ora l’esperto Richard Fitzwilliams propone un’altra prospettiva attraverso cui tentare di interpretare la volontà della Corona.

Le accuse di bullismo

Un’inchiesta del Times, risalente al marzo 2021, ha fatto emergere una vicenda sconvolgente: Meghan Markle avrebbe bullizzato alcuni componenti dello staff reale, portandoli sull’orlo di un crollo psicologico. Buckingham Palace aveva promesso un’inchiesta interna, affinché la questione venisse chiarita e non vi fossero ombre sui Windsor. Nella seconda metà di giugno questa indagine sarebbe stata chiusa ma, come rivelato dal Sunday Times, sarebbero cambiati “i criteri e le procedure” in modo da non rendere pubblici i risultati, forse per non danneggiare l’immagine della Corona, o per evitare di dare ulteriore visibilità ai Sussex attraverso nuove polemiche. Tuttavia viene naturale chiedersi cosa ci sia scritto nel report finale, per giustificare una simile linea di condotta.

Al Daily Mail l’esperto reale Richard Fitzwilliams ha presentato la sua sconcertante ipotesi: “Il Palazzo, di fronte alla possibilità della pubblicazione, alla fine di quest’anno di un memoir di Harry e chissà cos’altro da parte dei Sussex…ha chiuso [la storia]. Questo è un ramoscello d’ulivo per i Sussex”. Secondo l’esperto la Regina avrebbe insabbiato l’indagine potenzialmente “esplosiva” per la monarchia e per il rapporto tra i duchi ribelli e Buckingham Palace, sperando che i Sussex “ricambiassero” il favore. In un modo molto semplice: il principe Harry dovrebbe ammorbidire le sue memorie, evitando di creare ulteriore imbarazzo in famiglia. Si tratterebbe di una specie di patto tra Windsor e Sussex che proteggere entrambi da nefaste conseguenze.

Fitzwilliams, però, mette in evidenza che la mancata conclusione di questa storia farà soffrire soprattutto chi ha denunciato i presunti atti di bullismo: “Questo non è un monumento alla trasparenza e quelli che sono coinvolti potrebbero percepire di aver subito un trattamento ingiusto, specialmente considerando le accuse fatte a Meghan”.

Sapremo mai la verità?

A proposito del destino di quanti hanno portato alla luce questa vicenda ancora avvolta nel mistero, un insider, citato dal Daily Mail, ha dichiarato: “Le persone avevano il sospetto che [l’indagine] sarebbe stata insabbiata. E sembra proprio che sia accaduto. Se consideriamo che quanti hanno partecipato hanno messo in gioco la loro reputazione, il fatto che non siano state comunicate le conclusioni è incomprensibile. Di certo [queste persone] sono turbate, ma forse non completamente sorprese dal modo in cui sono state gestite le cose. La Casa reale sembra terrorizzata [al pensiero] di far arrabbiare o provocare Harry e Meghan”.

Per i duchi di Sussex tutta la questione non sarebbe che un tentativo di diffamare Meghan Markle. Tuttavia sia l’insider che Richard Fitwilliams farebbero emergere il dubbio che la Regina e la royal family, in qualche modo, temano il principe Harry e le sue possibili rivelazioni. A quanto pare avrebbero paura anche di una nuova intervista bomba con Oprah. Tutto ciò fa riflettere sulla possibilità che entrambe le famiglie possano avere i proverbiali scheletri nell’armadio, ma senza i risultati dell’inchiesta sulla duchessa nulla può essere provato.

A questo punto il sospetto più grande è che, forse, non conosceremo mai la verità.

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