Pillole reali

Dalla foto choc ai soldi: tutto quello che non torna nello "scandalo Andrea"

Il principe Andrea ha scelto la strada del patteggiamento con Virginia Giuffre, ma nello scandalo Epstein rimangono ancora troppi punti oscuri

Dalla foto choc ai soldi: tutto quello che non torna nello "scandalo Andrea"

Il principe Andrea e Virginia Giuffre hanno raggiunto un accordo finanziario. La causa civile è chiusa, il duca è riuscito a evitare il processo, anche se la sua reputazione rimarrà macchiata per sempre. Rimangono i dubbi, i misteri irrisolti di una vicenda complessa, quasi labirintica. Una storia dal finale aperto di cui, forse, nessuno conoscerà mai la verità.

L’accordo tra Andrea e Virginia

Il principe Andrea ha raggiunto un accordo “di principio” con la sua accusatrice, Virginia Giuffre, promettendole una “donazione sostanziale” per la sua fondazione che si occupa di difendere le donne vittime di abusi. Nelle intenzioni l’accordo non vuole essere un’ammissione di colpa, ma nei fatti è ciò che sembra. Il duca è riuscito a evitare il processo e ha fatto sapere di essere “rammaricato per il fatto di essere stato associato a [Epstein] e loda il coraggio della signora Giuffre e degli altri sopravvissuti nel difendere se stessi”. Parole concilianti, eppure i legali di Andrea, quando chiesero l'archiviazione del caso, dissero: “[Virginia Giuffre] ha intentato questa causa infondata per ottenere un altro giorno di paga a spese del principe…La maggior parte delle persone può solo sognare di ottenere le somme di denaro che la Giuffre si è assicurata negli anni”. Il principe avrebbe dovuto testimoniare in tribunale il prossimo 10 marzo. Proprio lui aveva chiesto “un processo con una giuria su tutte le azioni legali presentate nel ricorso”. Una tattica kamikaze che nemmeno David Boies, avvocato di Virginia, aveva compreso: “Non sono sicuro che abbia riflettuto abbastanza…La sua strategia non mi sembra desiderabile o efficace”.

C’è la Regina dietro l’accordo tra il principe e la Giuffre?

“[L’accordo] non è un’opzione da tenere in considerazione”, aveva detto, lo scorso gennaio, una fonte di Palazzo. Allora come si è arrivati al patteggiamento? Dietro al cambio di rotta vi sarebbe la regina Elisabetta. Il Mirror ha rivelato che il duca di York avrebbe ricevuto “forti pressioni dai vertici”. La biografa Angela Levin ha dichiarato a Sky News: “Penso che Sua Maestà abbia ammonito il figlio, dicendogli che non voleva rovinasse i festeggiamenti [del Giubileo di Platino per i 70 anni di regno], costringendolo a sistemare la situazione”. Elisabetta II avrebbe convocato i principi William e Carlo chiedendo consiglio sul da farsi. Una volta presa la decisione la sovrana avrebbe mandato a chiamare Andrea, intimandogli di chiudere la questione. L’accordo sarebbe stato raggiunto dopo 10 giorni di trattative con gli avvocati di Virginia Giuffre.

Chi pagherà il risarcimento?

Nonostante le supposizioni dei giornali, nessuno conosce la cifra esatta del risarcimento destinato alla Giuffre. Per il Telegraph si aggirerebbe sui 12 milioni di sterline, cioè circa 15 milioni di euro, mentre il Daily Mail si fermerebbe a 7,5 milioni. Il duca avrebbe 30 giorni di tempo per risarcire la Giuffre. Sempre il Telegraph ritiene che sarà la Regina ad aiutare il figlio con “i fondi del ducato di Lancaster”, da cui già proviene l’appannaggio annuale da 21 milioni di sterline percepito da Andrea. Inoltre c’è la vendita dello chalet di Verbier per 17 milioni di sterline. A questo punto l’eventualità, paventata dai tabloid, che vengano usati i soldi dei contribuenti parrebbe inverosimile: la sovrana rischierebbe un duro colpo alla sua popolarità d’acciaio e danneggerebbe l’immagine della Corona. Buckingham Palace, però, tace. Il segretario alle comunicazioni di Sua Maestà, Donald McCabe è stato molto chiaro con il Daily Mail: “Non abbiamo mai commentato gli accordi finanziari delle questioni legali del duca e non lo faremo in futuro”.

Il mistero della foto scomparsa

Uno dei punti cardine dell’accusa era la foto scattata nella casa londinese di Ghislaine Maxwell, che ritrae Virginia Roberts Giuffre abbracciata al figlio di Sua Maestà. Immagine che sarebbe stata realizzata nel marzo 2001, la sera del presunto primo stupro e la cui copia è stata pubblicata per la prima volta sul Mail On Sunday nel 2011. Una fonte vicina alla Giuffre, però, ha rivelato al Daily Beast: “La fotografia non è più in possesso di Virginia”. Un altro insider ha puntualizzato di non essere nemmeno sicuro che lo scatto “esista ancora”. Virginia ha dichiarato che sarebbe andato perduto durante il trasloco dal Colorado a Sydney, dove vive tuttora. Forse dimenticato in qualche scatola sistemata in un deposito. Nel 2016, nell’ambito di una causa per diffamazione contro la Maxwell, la Giuffre ha detto di aver già dato l’originale della foto all’Fbi nel 2011, quando già viveva in Australia. Ma la fotografia non era stata persa nel trasloco? Inoltre i federali avrebbero restituito a Virginia la foto, ma non è chiaro se abbiano tenuto in archivio l’originale o una copia. L’avvocato di Virginia, David Boies, avrebbe detto che il famoso originale sarebbe ancora nelle mani dell’Fbi e Virginia Giuffre avrebbe solo una copia su Cd. Una gran confusione.

Una foto falsa per incastrare Andrea?

I legali di Andrea hanno chiesto invano di visionare l’originale nel novembre 2021, ma ora si chiedono se lo scatto non fosse un abile fotomontaggio. Cosa di cui è convinta Lady Victoria Hervey, amica ed ex fidanzata del duca di York, la quale sostiene che l’immagine sia un falso ottenuto tramite Photoshop: la testa del principe sarebbe stata sovrapposta sul corpo di un ignoto, presunto uomo irlandese. La foto, dice la Hervey, sarebbe stata in realtà scattata nel maggio 2001, durante la festa di compleanno di Naomi Campbell, organizzata su uno yacht a St. Tropez. Un party a cui avrebbe partecipato Virginia, che per l’occasione indossava gli stessi abiti portati nell’immagine con Andrea. Anche in questo caso, però, mancano le prove. Senza le foto originali è impossibile capire se lo scatto pubblicato sia autentico. Nella tragica intervista del 2019 alla Bbc il duca di York sostiene di non ricordare di aver mai fatto quella fotografia. Non rammenterebbe neppure le eventuali circostanze in cui sarebbe stata scattata. Perfino Ghislaine Maxwell avrebbe espresso dei dubbi in merito all'autenticità dell'immagine.

Il principe Andrea Consigliere di Stato

Da tutta questa storia l’immagine del duca di York esce a pezzi, ma il terzogenito di Sua Maestà è ancora uno dei quattro Consiglieri di Stato (gli altri sono il principe Carlo, William, Harry e, prima della dipartita, il principe Filippo ovvero, per legge, i primi quattro in linea di successione al trono più il marito della monarca a patto che abbiano compiuto 21 anni e vivano nel regno). Si tratta di figure “di vitale importanza per la monarchia”, come le definisce il Daily Mail citato da Vanity Fair, designate per sostituire la Regina quando non può adempiere alle sue funzioni in caso di malattia o di assenza. Il principe Andrea (come Harry) è più in grado di rispettare il suo dovere, visto che è nell’occhio del ciclone di uno scandalo senza fine e si è ritirato a vita privata. L’esperto di diritto costituzionale Craig Prescott ritiene “inevitabile” che il principe perda l’incarico di Consigliere. Lo storico Hugo Vickers spiega: “Se il principe Andrea non prende parte ai doveri reali, non dovrebbe nemmeno essere un Consigliere di Stato”. Per questo la Regina vorrebbe sostituirlo al più presto. Secondo Prescott le scelte più probabili sono la principessa Anna e il principe Edoardo.

Uno smacco incredibile, che si aggiunge all’ulteriore umiliazione, per Andrea (e per Harry), di non ricevere la medaglia del Giubileo di Platino conferita alle forze armate del regno.

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