Cultura e Spettacoli

Così Marilyn Monroe portò un mare di problemi

Tra i più grandi classici della commedia statunitense, A qualcuno piace caldo è diventato famoso anche per le tante eccentricità di Marilyn Monroe durante le riprese

A qualcuno piace caldo, così Marilyn Monroe portò un mare di problemi

A qualcuno piace caldo - che andrà in onda questa sera alle 21.10 su Rai Movie - è uno dei più noti classici del cinema del periodo d'oro di Hollywood. La commedia, che vede tra i protagonisti anche l'indimenticabile Marilyn Monroe, è diretta da Billy Wilder ed è stata inserata al primo posto nella lista delle migliori cento commedie statunitensi, secondo l'American Film Institute.

A qualcuno piace caldo, la trama

L'anno è il 1929 e la città di Chicago è sferzata dall'onda del proibizionismo che porta a numerosi crimini sulle strade. Tra questi c'è la strage di San Valentino, portata avanti dal boss Al Capone, a cui assistono Joe (Tony Curtis) e Jerry (Jack Lemmon), due musicisti jazz che vivono alla giornata. Rendendosi conto che il loro status di testimoni li mette in pericolo, i due decidono di travestirsi da donne e trovare lavoro in un'orchestra composta solo da ragazze che è in partenza per la Florida. Durante il viaggio che li condurrà nell'assolata città di Miami i due conoscono le altre componenti del gruppo e Joe rimane subito affascinato da Zucchero Kandinsky (Marilyn Monroe), una musicista con il vizio dell'alcol e il sogno di sposare un miliardario per vivere di rendita e non dover più lavorare.

Joe, a questo punto, decide di interpretare anche un altro personaggio: se prima era solo Josephine, la musicista della banda, ora l'uomo si cala anche nei panni di Junior, un ricco miliardario in vacanza. Per portare a termine questo astuto ma assurdo piano Joe userà lo yacht di Osgood Fielding II (Joe E. Brown), un vero miliardario che ha perso la testa per Daphne, che altri non è se non Jerry travestito. Tra incomprensioni, ostacoli e la minaccia di Al Capone, Joe e Jerry dovranno trovare il modo di avere il loro lieto fine e, soprattutto, aver salva la vita.

Tutti i "capricci" di Marilyn Monroe

Dopo essere uscito in sala nel 1959 A qualcuno piace caldo non ha impiegato molto tempo a diventare un classico della comedia americana, al punto da rendere iconica la battuta finale, che recita:"Nessuno è perfetto". Nonostante il successo ottenuto tanto dalla critica quanto dal pubblico, A qualcuno piace caldo è stato anche caratterizzato da una difficile lavorazione, dovuta alla poca professionalità di Marilyn Monroe registrata sul set. Come racconta il sito dell'Internet Movie Data Base, l'attrice aveva seri problemi a pronunciare in modo corretto le battute. Ad esempio le furono necessarie ben 47 riprese per dire la battuta "it's me, Sugar". L'attrice sbagliava sempre l'ordine delle parole, oppure pronunciava una frase che somigliava solo vagamente a quella scritta sul copione. Il regista Billy Wilder divenne così frustrato che finì con lo scrivere la battuta su una lavagnetta, di modo che la Monroe dovesse semplicemente leggere.

Una situazione simile a quella avvenuta durante la scena in cui Zucchero (Sugar, nella versione originale) rovista nei cassetti alla ricerca del bourbon. Anche in questo caso Marilyn Monroe non riusciva a dire la battuta e confondeva la parola bourbon con whiskey, bonbon o bottiglia. Dopo 40 riprese con la battuta sbagliata, il regista decise di scrivere quella corretta su ogni cassetto del mobile in cui il personaggio si trova a rovistare. Inoltre se si guarda bene la telefonata finale tra il personaggio di Tony Curtis e quello di Marilyn Monroe si può vedere come la protagonista di A qualcuno piace caldo muova gli occhi svelando senza ombra di dubbio che stesse leggendo le sue battute da uno schermo fuori dall'inquadratura.

Inoltre sempre IMDB racconta di come Tony Curtis abbia svelato che lavorare con Marilyn Monroe non fosse affatto facile, visto che era solita presentarsi con due o tre ore di ritardo sul set. A volte, addirittura, rifiutava di uscire dal suo camerino. L'attore, famoso anche per la sua interpretazione in Spartacus, dichiarò di aver odiato il fatto che la sua perfomance fosse legata a quella di Marilyn Monroe, perché le sue capacità istrioniche sembravano deteriorarsi di minuto in minuto ogni volta che la co-protagonista aveva bisogno di almeno 30 riprese per ottenere una buona scena. Bisogna sottolineare, tuttavia, che durante le riprese di A qualcuno piace caldo Marilyn Monroe era incinta. Dal momento che in passato aveva avuto già degli aborti, l'attrice era molto preoccupata e cercava di non agitarsi troppo. La gravidanza, dunque, avrebbe potuto essere uno dei motivi alla base delle sue tante eccentricità. Secondo Jack Lemon Marilyn Monroe voleva apparire davanti la macchina da presa solo quando era lei a sentirsi pronta.

L'attore ha detto: "Sapeva di essere limitata e dannazione sapeva esattamente cosa fosse giusto per Marilyn e non avrebbe fatto nient'altro."

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