Cultura e Spettacoli

"Ora diamo la linea alla Lai". Scoppia la bufera su Striscia

Una gag finita male per i due conduttori di Striscia la notizia, ora oggetto di critica e accusa (insieme all'Italia) per aver imitato i cinesi

"Ora diamo la linea alla Lai". Scoppia la bufera su Striscia

Striscia la notizia è finita nell'occhio del ciclone e stavolta la polemica ha assunto contorni internazionali. Oggetto della critica sono i due conduttori, Michelle Hunziker e Gerry Scotti, che in un frangente della trasmissione avrebbero fatto ironia sul popolo cinese. Solo pochi giorni fa, il telegiornale satirico di Canale5 era finito sotto accusa per aver riproposto un vecchio filmato tratto dal programma Giass considerato offensivo. Circa un anno fa, invece, nacque un grande caso mediatico per l'ironia mossa ai capelli di Giovanna Botteri. Stavolta, però, il tutto ha valicato i confini nazionali ed è finito in una pagina Instagram americana, seguita da tantissimi volti noti che hanno lasciato commenti indignati.

I fatti

Tutto nasce dal lancio fatto da Gerry Scotti e Michelle Hunziker sull'ennesimo servizio di Rai Scoglio 24, incentrato sulla gestione delle sedi estere della tv pubblica. In questo caso, l'oggetto dell'inchiesta di Pinuccio era la sede Rai di Pechino. I due conduttori, quindi, hanno ironizzato sul modo in cui le persone di madrelingua cinese pronunciano la lettera "erre", foneticamente più vicina alla "elle". Nella gag di Gerry Scotti e Michelle Hunziker, quindi, la Rai è diventata "Lai". Poi, i due conduttori hanno portato le mani agli occhi, tirandoli verso l'esterno per imitare il taglio degli occhi allungato dei popoli di origine asiatica. Un insieme di luoghi comuni che ha creato qualche polemica.

Le accuse a Striscia

A segnalare quanto avvenuto lunedì sera a Striscia la notizia è stato Louis Pisano, un creator molto noto a livello internazionale in ambito social, tanto che la sua accusa è stata ripresa dalla pagine Diet Prada, influente account americano nell'ambito del fashion, che conta oltre 2.7 milioni di seguaci. Dopo aver fatto un ampio preambolo sui fatti, Diet Prada sottolinea che sia Michelle Hunziker che Gerry Scotti sono personaggi amati e con ottima reputazione in Italia per il loro impegno sociale. Inoltre, Dieta Prada ricorda come in Italia ci sia la più grande comunità cinese d'Europa ma che questo non ha impedito agli italiani -à secondo lui - di compiere atti discriminatori verso questa popolazione durante la prima ondata di marzo del coronavirus. "Le attività locali hanno iniziato a escludere i cinesi dai loro stabilimenti. Quattro governatori delle Regioni del nord Italia hanno vietato ai bambini cinesi di rientro dalla Cina di non frequentare la scuola, come riferito dalla BBC. Questo ha portato alla condanna del premier Giuseppe Conte, che dichiarò che non avrebbero avuto alcuna autorità per farlo", si legge nel lungo post di Diet Coke.

Tra gli oltre 5mila commenti indignati anche quello di Michelle Lee, CEO del magazine di moda e beauty Allure, dell'artista Noonoouri e di numerosi altri giovani e giovanissimi volti noti dei social a livello internazionale, tutti riconosciuti da Instagram con la spunta blu. Nessuno di loro è italiano, ma tutti hanno giudicato il Paese in base ai pochi secondi di video condivisi da Diet Prada sul suo profilo.

Le scuse di Michelle Hunziker

Un gag ironica ha scatenato un putiferio non previsto. Così Michelle Hunziker è intervenuta con una serie di storie e post, anche in inglese per chiedere scusa. "Non era assolutamente mia intenzione ferire la cultura cinese. Io amo tutte le culture. Sono contro ogni tipo di razzismo, ogni tipo di violenza, ogni tipo di discriminazione. Ma posso aver urtato la sensibilità di qualcuno.

Mi rendo conto e per questo chiedo umilmente scusa", ha detto la conduttrice svizzera, sotto accusa anche per alcune storie in cui chiama il suo cane "cinesino".

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