Cultura e Spettacoli

Così sono cambiate le eroine delle serie tv

Dai primi del '900 a oggi, le donne sono cambiate, così come le eroine delle serie tv. La Donna Bionica è stata sostituita da personaggi più umani e reali. Qual è la vostra eroina moderna preferita?

Così sono cambiate le eroine delle serie tv

Anche quest’anno è arrivata la festa della donna. È il secondo 8 marzo passato senza grandi eventi, a distanza, probabilmente a casa, ma non in silenzio. Dopo tanti anni, le donne lottano ancora per far rispettare i loro diritti, le loro scelte e il loro corpo. Dagli scioperi delle operaie fuori dalle fabbriche statunitensi nei primi anni del ‘900 al Movimento del Me too, ci sono stati degli innegabili passi avanti (o indietro in alcuni casi): le donne sono generalmente più consapevoli, giustamente più pretenziose ed ambiziose, soprattutto meno sole a combattere queste battaglie. In tutti questi anni, il piccolo schermo è stato testimone dei cambiamenti e anche le eroine delle serie tv hanno subito un’evoluzione, passando dalla fintissima Donna bionica alla complessa ma quanto mai vera Annalise Keating.

Le eroine moderne hanno perso lo status di semi-dee, non combattono più i mostri ma le loro fragilità: soffrono per amori sbagliati, si ammalano di depressione, hanno delle dipendenze, a volte tradiscono la fiducia dei loro cari. Sbagliano, cadono e si rialzano tutte le volte e per questo possono diventare un modello da seguire per le telespettatrici.

Quali sono le migliori eroine delle serie tv? Difficile dirlo, è una scelta soggettiva: ogni donna è diversa per età, carattere e stile di vita, tutte hanno la loro gatta da pelare. In questa lista di dieci personaggi (più uno), dal più giovane al più anziano, ogni lettrice potrà rivedersi trovando la propria protagonista del cuore.

La regina degli scacchi

Beth Harmon è l’eroina del momento (specie dopo la recentissima vittoria al Golden Globe di Anya Taylor-Joy come "miglior attrice in una serie drammatica" per la sua interpretazione nella serie Netflix): giovane, ribelle, affascinante più che bella, tormentata dal suo passato e dai ricordi della madre suicida, volutamente sola perché fatica a fidarsi delle persone. Ha un grande talento per gli scacchi, attività a cui si appassiona perché "prevedibile". Entra in diretta competizione con una lunga schiera di uomini, e gara dopo gara diventa la migliore. Da lei, possiamo imparare la capacità di non arrendersi davanti al primo ostacolo.

Buffy-L’ammazza vampiri

Un po’ attempata (la serie è stata trasmessa dal 1997 al 2003) ma sempre di moda, Buffy rimane una delle eroine più amate. Come le protagoniste delle serie tv anni ’70-’80, ha dei poteri sovrannaturali che le permettono di riconoscere e affrontate vampiri e demoni. Quello che piace di questa storia, però, è la parte più umana. Buffy è prima un’adolescente e poi una donna come molte: soffre per la fine del suo primo amore, non sa fuggire dai rapporti tossici, cade in depressione dopo la perdita di una persona cara e tenta di scappare dai problemi piuttosto che affrontarli. Ma alla fine cresce e impara, come tutti, a gestire le sue ferite.

L’allieva

Alice Allevi, protagonista della serie tv Rai "L’allieva", ispirata ai romanzi di Alessia Gazzola, all’inizio è la tipica universitaria indecisa sul futuro. Studia medicina ma teme di non essere un bravo medico, fino a quando trova la sua strada, la medicina legale. La curiosità l’aiuterà, puntata dopo puntata, a trovare tutti gli assassini, portando un po’ di giustizia là dove non c’è. Tra un’autopsia e un’indagine, troverà anche il tempo di innamorarsi, regalando una punta di romanticismo a questo giallo.

Le amiche geniali

Lila e Lenu, le protagoniste della saga de "L’amica geniale", la fiction Rai tratta dall’omonimo romanzo di Elena Ferrante, ci mostrano quanta fatica è necessaria per "riscattarsi" e quanto sia più facile farlo con un’amica a fianco. Sono una l’opposto dell’altra: Lila è bruna, Lenu bionda; la prima è sfacciata e impulsiva, l’altra timida e razionale; Lila ha studiato per strada, Lenu tra i libri della Normale di Pisa. Eppure riescono a trovare un loro equilibrio, a perdonarsi ogni qualvolta si feriscono, rimanendo un punto di riferimento costante l’una per l’altra.

Jane The Virgin

Jane Villanueva è l’esuberante protagonista della soap opera americana "Jane the Virgin" (visibile sulla piattaforma Netflix). La serie racconta la storia di una 23enne che vuole arrivare vergine al matrimonio, perché profondamente credente. Jane sogna delle nozze da favola con il suo storico fidanzato Michael e di diventare una scrittrice, nonostante non possieda un eclatante talento. La sua esistenza di ragazza comune viene stravolta da una gravidanza non desiderata: durante una banalissima visita ginecologica di controllo, viene inseminata artificialmente. Questo avvenimento cambia i suoi piani, ma non li sconvolge. Jane the Virgin riesce a realizzare i suoi sogni e a trovare il tempo per se stessa, non perdendo mai di vista i valori in cui crede. Non ha paura di essere anticonvenzionale e incompresa e la sua tenacia alla fine viene premiata.

L’ancella guerriera

June Osborne di "The Handmaid's Tale" (su TIMVision e Amazon Prime Video) è una madre a cui è impedito di crescere sua figlia. Per la società in cui vive, l’immaginaria Repubblica di Gilead, lei è solo un corpo. June Osborne sarebbe un’ancella, cioè una donna fertile, assegnata a una famiglia, il cui unico scopo è quello di dare degli eredi ai padroni. Ma l’eroina di "The Handmaid's Tale" sa bene di non essere solo questo: è intelligente, coraggiosa, determinata e ironica. Sa cosa vuole e probabilmente riuscirà a riprenderselo.

Una moderna Xena

La regina Lagertha di "Vikings" (anche questa serie è visibile su TIMVision) è una guerriera, ma con la sua predecessora Xena ha davvero poco in comune. Lagertha ha delle incredibile doti belliche, ma è anche una moglie, una madre e poi una donna divorziata, un modello raggiungibile rispetto alla vecchia Xena. Affronta ogni difficoltà, dalla perdita della sua bambina al tradimento e separazione dal marito, con grande dignità. Sono queste le caratteristiche che fanno di lei una donna con la "D" maiuscola.

AK, la regina del foro e del riscatto

L'avvocatessa Annalise Keating, protagonista de "Le regole del delitto perfetto", visibile su Netflix, è probabilmente una delle eroine più amate e complesse dell’era moderna. Pantera astuta e spietata nelle aule di tribunale, trae la sua forza dalle mille battaglie che ha dovuto combattere nella vita: ha subito violenze e molestie tra le mura domestiche, ha dovuto affrontare il dolore per la maternità mancata, ha lottato contro la dipendenza dall’alcool che è arrivata quasi a ucciderla in più occasioni, ha sopportato tradimenti e la perdita dell’amato marito Sam. Non importa quanto sia profonda la ferita inferta, Annalise Keating riesce ad alzarsi tutte le volte. Nonostante non viva in una realtà perfetta, crede e lotta per un mondo migliore.

La fantastica signora Maisel

Un’altra maestra indiscussa del "riscatto" è Miriam Maisel, la protagonista della serie visibile sulla piattaforma streaming di Amazon Prime Video. Miriam è un modello per qualunque donna che a una certa età deve reinventarsi. Dopo anni, passati ingiustamente all’ombra del marito, un comico che non fa ridere, la fantastica signora Maisel riesce a trovare la sua strada, conquistando il pubblico e l’indipendenza.

The Crown

La regina Elisabetta II non poteva certamente mancare in questa carrellata perché, data la veneranda età, ha molto da insegnare. Innanzitutto la sovrana immaginata da Netflix in "The Crown" incarna più di tutte il senso del dovere, dimostrando che essere regina non ha niente a che vedere con i cartoni della Disney. Non destinata fin dalla nascita a regnare, ha indossato la corona all'età di venticinque anni, dopo la morte prematura del padre, re Giorgio V, e da quel momento è diventata regina prima che donna, moglie e madre, con tutte le difficoltà che questo comporta. Ha affrontato e sopportato le scappatelle del marito, le gelosie famigliari, i colpi di testa dei figli: con una classe surreale ha saputo "aggiustare" situazioni che chiunque altro avrebbe fatto naufragare.

Un personaggio a cui si può solo aspirare.

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