Cultura e Spettacoli

Vanessa Bryant racconta la sua Pasqua senza Kobe

Vanessa Bryant ha condiviso uno scatto privato attraverso la piattaforma di Instagram, la vedova di Kobe celebra la prima Pasqua senza il marito e la figlia Gianna

Vanessa Bryant racconta la sua Pasqua senza Kobe

È una Pasqua sinonimo di assenza profonda quella che Vanessa Bryant ha condiviso via Instagram: una serie di immagini della prima festività in famiglia senza il marito Kobe Bryant e la loro figlia Gianna. Negli scatti celebrativi la donna è immortala al fianco delle figlie Natalia, Bianka e Capri, vestite in modo elegante e primaverile per la festività appena trascorsa: una due giorni in famiglia che la donna ha festeggiato cercando di tenere alto il morale delle piccole.

Grandi assenti il marito Kobe e la giovane figlia Gianna, morti improvisamente a gennaio in un tragico incidente di elicottero: una mancanza improvvisa che ha segnato la vita della donna e delle figlie ma anche dei tantissimi fan e colleghi di basket sparsi per il mondo. La foto pasquale è in realtà un mini collage che vede la figlia più grande Natalia tenere tra le braccia la piccola Capri, di soli nove mesi: nello scatto gemello invece è presente Vanessa con Bianka di soli tre anni. I colori vivaci degli abiti spiccano sul verde del giardino di famiglia.

La scatto di Pasqua è stato anticipato da una piccola clip dove Bianka e Capri mostrano tutto il loro entusiasmo mentre rompono il loro uovo di cioccolato, un prodotto artigianale decorato con margherite di stoffa. Per affrontare il tutto la piccola Bianka si è armata di martelletto di legno e occhialini protettivi, cercando di rompere la calotta fino all'intervento decisivo della stessa madre.

La foto pasquale è stata poi sostituita da un video celebrativo delle gesta del marito Kobe affiancato da una dedica molto sentita: Vanessa ha voluto citare i venti anni di impegno e passione lavorativa dello stesso seguiti dalla premiazione Oscar. Ma anche dal lavoro come autore e di allenatore di basket, in particolare della squadra della figlia Gianna.

Un lavoro estenuante ma pieno di amore che gli ha permesso di godersi solo pochi anni della sua pensione, solo tre anni e nove mesi. Un ritiro messo in atto con consapevolezza dallo stesso Kobe, spinto dalla voglia di dedicare più tempo alla sua famiglia e alle sue figlie, fino alla morte prematura a inizio anno.

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