Cultura e Spettacoli

Verbosi, assurdi, tristi. E la Palma d'Oro è un prodotto di latta

Castellitto e Moretti si perdono in chiacchiere. De Niro deprimente. "Titane" anche di più

Verbosi, assurdi, tristi. E la Palma d'Oro è un prodotto di latta

10) House of Gucci Il matrimonio tra Maurizio Gucci e Patrizia Reggiani, con famoso omicidio annesso. Cast da brividi e regia di Ridley Scott. Con quale risultato? Una soap opera senza filo logico, debordante e squilibrata tra dramma, farsa e thriller. Insomma, peggio di un tarocco «griffato».

9) Il materiale emotivo Vincenzo (Castellitto) si rintana nella sua libreria parigina, mentre, al piano di sopra, la figlia Albertine soffre di mutismo selettivo. E meno male che una delle protagoniste non parla, perché la verbosità di un film «intellettuale», ricco di esagerate citazioni chic, il più delle volte superflue, appesantisce dialoghi innaturali, vuoti e poco «emotivi».

8) 7 donne e un mistero In una lussuosa villa, un uomo è stato assassinato e ben sette donne sono sospettate. Remake del film diretto da Ozon, ma dal ritmo inesistente. Tradotto: un bla bla interminabile, con segreti che vi lasciano indifferenti, infarciti anche da inutili parolacce. Beata la vittima che si defila subito, per non morire anche di noia. In pratica, un «buco nell'Ozon».

7) Hallowen Kills Si sfrutta la gallina dalle uova d'oro, con calcolatrice in mano per tenere la conta dei morti seminati dall'immarcescibile serial killer, Myers. Uccisioni che, però, lasciano apatica la platea. La più furba è la Curtis, che limita la sua presenza a poche, riuscite, scene.

6) Spiral L'eredità di Saw Una trama raffazzonata, che dovrebbe denunciare la corruzione nella polizia, mischia thriller e horror cruento con la stessa efficacia del latte nello Spritz. Il deludente Chris Rock contribuisce a rendere ancora più scadente un film prevedibile come la voglia di patrimoniale della sinistra. Purtroppo, non sarà l'ultimo di questa saga.

5) Tre piani Nanni Moretti e gli abitanti di un condominio, avulsi dalla realtà, alle prese con i loro drammi personali. Ne esce un film politicamente vecchio, senza un briciolo di quella ironia che caratterizzava la filmografia morettiana, serioso, intriso di pessimismo. Talmente mesto che, dopo la proiezione, ti vien voglia di fare le condoglianze al primo che incontri.

4) Escape Room 2 - Gioco mortale Zoey e Ben, sopravvissuti (purtroppo per loro) al film precedente, decidono di dare la caccia a Minos, ma con il risultato di ritrovarsi, insieme ad altri giocatori, in varie Escape Room. Della loro sorte vi disinteresserete quasi subito, tifando per mettere sotto chiave, senza via d'uscita, chi ha scritto dialoghi e trama.

3) Reprisal Ormai Bruce Willis lavora un tanto al chilo, con action spesso imbarazzanti per banalità. Come in questo thriller (si fa per dire) pieno di cliché. Verso la fine del film, Bruce dichiara: «Queste persone ne hanno passate abbastanza». Probabilmente si stava riferendo agli spettatori.

2) Nonno, questa volta è guerra! Il nipote mal sopporta l'arrivo del nonno che lo spodesta dalla sua camera. Il tutto, mentre si riflette su come possa essere sceso tanto in basso un attore del calibro di De Niro. Quanto pagherà di bollette, Bob, per calpestare così la sua carriera?

1) Titane Alexia fa sesso con un'auto e rimane incinta di una Cadillac. Poi si spacca il naso per sfuggire alle autorità e, pur essendo visibilmente una donna e pure in gravidanza, un uomo fa finta di scambiarla per suo figlio maschio, scomparso da tempo. Intanto, lei perde benzina dal seno, invece che latte materno. Mandando la giuria di Cannes al settimo cielo, con tanto di Palma d'Oro.

Per noi, invece, è il film più brutto (e assurdo) del 2021.

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