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Diavolo sempre più stanco. E il Var non gli dà una mano

Altro 1-1 dopo la Salernitana. La tecnologia non vede il tocco di Udogie sul pari dell'Udinese, notato invece in tv

Diavolo sempre più stanco. E il Var non gli dà una mano

Milano - Gli indizi sono diventati due. Dopo il pari di Salerno, arpionato nel finale, ecco il secondo al cospetto della solida Udinese. Anche per il Milan si può temere che stiano affiorando sintomi evidenti di stanchezza. E in particolare la difficoltà di imporre l'antico gioco offensivo in velocità, appesantito dalla presenza di Giroud, mai in partita. Sull'1 a 1 pesa, come raccontano le moviole tv, il sospetto di un tocco decisivo di mano di Udogie che il var non riesce a trovare. Nell'analisi calcistica, resta però la fisicità dell'Udinese, da sempre un cliente ostile, capace nella ripresa di mettere al muro la difesa rossonera e di piegarla dopo un paio di pericoli. Decisiva la parata di Maignan su Deulofeu durante il recupero.

L'Udinese è una squadra tosta (nove falli nel primo tempo), Leao e Theo Hernandez ne fanno subito le spese mentre Deulofeu fa soffrire Romagnoli con la sua velocità. Dinanzi a un rivale con queste caratteristiche, pochi spazi concessi e davanti una freccia, il Milan - sotto gli occhi di Silvio Berlusconi tornato a San Siro dopo una vita e accolto da un coro della curva - fa una fatica del diavolo è il caso di sottolineare per trovare qualche varco utile. Se attacca, deve stare attento a non scoprire le spalle. Isolato perciò risulta l'episodio sul quale Leao raccoglie il suo ottavo sigillo stagionale. La costruzione parte da Theo Hernandez steso, prosegue attraverso Tonali che trova la traiettoria giusta per innescare il portoghese alle prese con un duello corpo a corpo con Becao. Alla fine ha il sopravvento e a quel punto può mirare e trovare l'angolo scoperto di Silvestri. Ma attenti: non è una serata comoda per il Milan e in particolare per la difesa dove Calabria fa il suo mentre Tomori - specie in quota - concede molti centimetri e altrettanti palloni a Beto.

La sofferenza del Milan, nella ripresa, è subito evidente e di conseguenza il pareggio maturato a metà frazione, dopo un'azione combinata con la fase difensiva dei rossoneri sempre in affanno, è un naturale sbocco. Aiutato anche nell'occasione dai cambi di Cioffi. Molina spreca una bella incursione in area, poi da fallo laterale prende le mosse l'azione insistita dei friulani che alla fine trovano, con Udogie il tocco decisivo (probabilmente col braccio sinistro) per guadagnare l'1 a 1, meritato a quel punto. Di qui le proteste dei milanisti, l'intervento del var che non trova l'immagine decisiva. Incredibile ma c'è anche questo episodio a rendere ancora più esplosivo il finale del campionato. Con il cambio di Giroud e Messias (dentro Rebic e Saelemaekers), a Pioli non resta che una sola arma a disposizione, Leao, circondato e marcato spesso da due, tre secondini friulani.

Il portoghese è l'unico a crearsi, da solo, con un pallonetto l'occasione migliore per tentare di schiodare il pareggio.

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