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Dybala, via la maschera. Juve-Inter è sfida doppia nel crocevia Capitale

Grande dubbio per Allegri: farlo giocare o no Inzaghi a Marotta: pronto a cambiare per lui...

Dybala, via la maschera. Juve-Inter è sfida doppia nel crocevia Capitale

Paulo Dybala è l'uomo più atteso della finale di Coppa Italia, nonostante possa addirittura non giocarla. Per lo meno non dall'inizio. Max Allegri si porterà dietro il dubbio fino al pomeriggio di mercoledì, o almeno così racconterà alla vigilia. Dybala sì o Dybala no: tanti perché dietro una scelta, in ogni caso destinata a fare discutere. Per alzare il primo trofeo da capitano o addirittura non giocare l'ultima partita che conta dei suoi 7 anni in bianconero. Il passo d'addio alla Juventus contro quella che al momento è la più probabile destinazione per il suo futuro.

La Juventus l'ha scartato, evidentemente pensa di poter trovare di meglio. L'Inter l'ha puntato e scelto, l'offerta è stata recapitata. Dybala sa e ringrazia, ma soprattutto aspetta. È una questione di soldi, ma non solo. L'Inter per lui sarebbe una buona soluzione, ma non la soluzione ideale. Sette anni di Juve valgono qualcosa, molto. Arrivasse un'altra offerta, altrettanto stimolante sul piano sportivo, sarebbe meglio. Tipo il Milan campione d'Italia, per capirci. Per lui sarebbe più semplice accettare. Pare s'interessi a lui la Roma, ma con Mourinho avrebbe le garanzie per una stagione altrettanto di vertice? Dall'estero niente, almeno per ora. Non c'è fretta, ma insomma...

Da quando il club l'ha scaricato, Allegri ha sempre guardato al campo e se ha ritenuto fosse utile alla squadra, non ha mai esitato a schierarlo titolare. Con il Genoa, solo venerdì, Dybala è stato di gran lungo il migliore nell'ennesima brutta Juve di stagione. Un mese fa, il 3 di aprile, nella partita che ha rilanciato l'Inter e schiacciato le ambizioni della Juventus sulla zona Champions, il tecnico è partito con l'assetto a trazione anteriore, tutti gli attaccanti in campo (Morata e Dybala, Vlahovic e Cuadrado), senza ricavarne granché, se non i migliori complimenti dell'anno.

Mercoledì difficilmente sarà la stessa Juve e la scelta sarà essenzialmente tattica (favoriti Morata e il disperso e rattristito Vlahovic), ma chissà che nel retropensiero di Allegri non incida anche il destino forse nerazzurro della Joya. In campionato, all'andata, Dybala - entrato in campo da poco - all'ultimo minuto fu chiamato sul dischetto per battere e trasformare il rigore del discusso pareggio. Andrebbe così anche stavolta?

Inzaghi punta soprattutto a recuperare Bastoni, c'è ottimismo, perché sa che sarà una partita di lotta e sofferenza, combattuta pallone su pallone, come i 3 precedenti scontri stagionali con la Juventus. Di Dybala ha già parlato più volte con Marotta: se arriverà davvero, è pronto a cambiare l'Inter per sfruttarne al meglio l'indubbio talento.

Il gol di Genova non ha portato punti alla Juventus, ma ha scritto un brandello di storia nella carriera di Dybala, che con quel gran destro ha segnato per la 115esima volta da bianconero, esattamente come Robi Baggio, mica uno qualsiasi. Anche Baggio, era il 1995, venne scaricato 28enne dalla Juventus (e svenduto al Milan). Solo che allora, dietro c'era il giovane Del Piero su cui puntare.

Oggi simili, incalzanti talenti non sembrano essercene.

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