Qatar 2022

Tra Francia e Polonia al Mondiale c'è un'Italia che conta

Da Zielinski e Szczesny a Theo, Giroud e Rabiot, ovvero Napoli, Milan e Juve: le prime 3 della serie A

Tra Francia e Polonia al Mondiale c'è un'Italia che conta

Chi si annoia per un mondiale senza l'azzurro Italia, stavolta potrà consolarsi con la partita dove gioca un'Italia che conta. Francia e Polonia ci delizieranno con gli stellati delle squadre che tengon botta sulla vetta del campionato nostro, almeno fin alla sosta: Napoli, Milan e Juventus in ordine di classifica. Poi è anche vero che la Polonia ha le sue colonne difensive con tre giocatori di squadre di secondo piano (Glik addirittura in B nel Benevento), ma l'occhio correrà veloce sul trio Provvidenza della Francia (Theo Hernandez con una caviglia dolorante, Rabiot e Giroud), sul portiere saracinesca (leggi para rigori) che sembra molto migliore di quello che gioca nella Juve ma ha lo stesso nome e cognome Wojciech Szczesny e non è un sosia, sull'Arkadius Milik che ha soccorso la Signora visto l'assenteismo di Vlahovic e sullo Zielinski scatenato che ha trascinato il Napoli.

Niente di meglio per trovare un po' di sollievo e decidere se il nostro campionato è quello messo in bancarella dagli 11 scialacquatori importati dalla Serbia, fra i quali Vlahovic e Milinkovic Savic, oppure può godere di miglior stima viste le magre dei beniamini milanesi del Belgio e di qualche altro.

Diciamo, giusto per valorizzare la differenza, che la Francia ha scelto nella qualità, la Polonia nella quantità: sono infatti dieci i suoi giocatori provenienti dalla Serie A e forse non sarà un caso se i polacchi siano stati la squadra con la più acerrima propensione difensiva, il minor numero di tiri in porta, nonostante la presenza di un bomber come Lewandowski, e il minor tempo di palla fra i piedi. Finora lo schema a testuggine ha funzionato ma contro la Francia avrà un bel daffare. I campioni del mondo hanno fin qui dimostrato di non esserlo per caso, anzi hanno rafforzato la bontà del loro titolo nonostante assenze e infortuni che avrebbero steso qualunque nazionale. Certo, direte voi, chi può permettersi un attacco con Dembelè, Griezmann, Mbappè, Giroud, e Benzema a casa davanti alla tv? Nessuno al mondo, soprattutto ora che Giroud sembra aver trovato l'elisir del goleador, Griezmann un ruolo da gran ciambellano dell'attacco e Mbappè insegue Pelè. A proposito di O'Rey, che se la passa davvero male in ospedale, il ragazzino francese ha dimostrato quanto gli sia affezionato pubblicando su Twitter un atto di preghiera con la corona del re e la maglia giallo-oro che dice: Prego per il re. Ogni tanto il calcio ci ricorda che non contano solo i gol, ai quali Mbappè è molto affezionato inseguendo un'altra corona di re. E che sia così difficile tenergli dietro lo ha garantito Milik: Per prenderlo serve uno scooter.

Ed allora tutti in scooter ad inseguire Mbappè e la Francia sul tappeto volante.

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