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"Ecco chi deciderà davvero Italia-Belgio. Vi dico tutto"

Emanuele Giaccherini, simbolo della nazionale targata Antonio Conte e di Euro 2016, ha fatto un punto su Belgio-Italia e rivissuto alcuni momenti della sua esperienza azzurra.

Giaccherini: "Ecco chi deciderà davvero Italia-Belgio. Vi dico tutto"

Emanuele Giaccherini, ex centrocampista della Juventus e della nazionale, in attesa del fischio di inizio di Belgio-Italia ha voluto parlare ai nostri microfoni di Euro 2016, l'europeo che lo ha visto protagonista con Conte in panchina, e di Euro 2020. Giaccherinho (chiamato da tutti così dopo il gol al Belgio) vede delle similitudini tra la sua e questa Italia: "La cosa più evidente che accomuna le due compagini è sicuramente lo spirito di gruppo. Mancini, così come Conte, è riuscito a rendere questa squadra una famiglia e per questi ragazzi nulla è impossibile; nemmeno la finale".

Lunedì 13 giugno 2016. Il primo gol di quella partita fu il tuo. Come hai vissuto quel momento?

"La gara con il Belgio è stata indimenticabile perché da lì è iniziato il nostro bellissimo cammino a Euro 2016. Il gol è arrivato su un grande assist di Bonucci. Era un’azione provata e riprovata in allenamento che poi si è concretizzata, a mio avviso, nella partita più importante del torneo. Quel gol contro i Diavoli Rossi non lo dimenticherò mai ma se mi avessero chiesto di scegliere tra quella rete e un pass per la finale, avrei scelto questo. Se Bonucci può ripetersi? Nulla è impossibile".

Come si può battere un avversario come il Belgio, guidato da un super Lukaku.

"Un avversario tosto che però ha dei punti deboli. Dico che dovremmo sfruttare le qualità e capacità delle nostre fasce con la sovrapposizione dei due terzini, ma non solo. Altro reparto che verrà utilizzato tantissimo e messo a dura prova sarà il centrocampo dove noi abbiamo giocatori di grandissima qualità come Verratti e Jorginho tra i tanti".

Hai parlato di fasce e centrocampo, ma in difesa sarà fondamentale recuperare Chiellini?

"Giorgio è un pilastro di questa nazionale ed è un giocatore che se sta bene può essere fondamentale. Ha maturato tanta esperienza nel corso della sua carriera e credo che la sua presenza in campo contro il Belgio possa tranquillizzare i nostri e rendere la vita difficile a Lukaku".

Alcuni giocatori come Hazard e De Bruyne potrebbero restare fuori dall'undici titolare. Un aiuto divino o possiamo farcela anche con loro in campo.

"Senza di loro il Belgio sicuramente perde tanto perché sono due campioni che possono fare la differenza. Possono risolvere la partita grazie ad azioni individuali che possono cogliere di sorpresa la nostra difesa. Perciò meglio in panchina che in campo Hazard e De Bruyne".

Chi dei nostri potrebbe decidere la partita.

"Abbiamo tantissimi giocatori capaci di grandi giocate. Tutti potrebbero trovare la via della rete, ma se proprio devo fare dei nomi dico Chiesa e Insigne. Possiedono tecnica, passo e una facilità di andare in rete che li porta ad essere considerati gli uomini chiave di questa partita".

Facciamo un tuffo nel passato. Come preparò Conte la gara con il Belgio e cosa vi disse.

"Premetto che questo non è il Belgio che abbiamo affrontato nel 2016, ma un gruppo al pieno della maturazione, nonché una delle squadre favorite per la vittoria finale. Detto questo, ti dico che Conte ci disse che il Belgio era una squadra fortissima e che andava temuta e non sottovalutata. Nonostante tutto, però, la supremazia andava dimostrata sul campo e così, motivati al massimo affrontammo a testa alta i Diavoli Rossi dimostrando a tutti che il verdetto finale spetta sempre al campo".

Eravate un gruppo molto unito.

"Esatto. Ogni volta che avevamo un giorno libero, per fare gruppo andavamo a mangiare tutti insieme al mare vicino Montpellier e giocavamo a ping pong. Eravamo un gruppo molto unito e credo che questo legame era visibile anche quando scendevamo in campo. Rimarrà una delle più belle esperienze della mia vita".

Cosa farà da grande Giaccherini.



"Adesso farò dei corsi per diventare allenatore però in futuro potrei anche decidere di andare in televisione per fare il commentatore tecnico delle partite".

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