Calcio

La grande cavalcata scudetto del Milan: ecco qual è stata la partita chiave

Il derby del 5 febbraio ha riaperto i giochi dello scudetto, caricando il Milan e affondando l'Inter. Da quel momento in poi la squadra di Pioli ha iniziato a spiccare il volo verso il meritato tricolore

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Il Milan di Stefano Pioli si è laureato campione d'Italia per la diciannovesima volta nella sua storia, agganciando i cugini dell'Inter di Simone Inzaghi, che sognavano la seconda stella. 26 vittorie, 8 pareggi e solo 4 sconfitte a suggellare una stagione fantastica. Il Diavolo è riuscito nell'impresa di vincere il titolo all'ultima giornata in un appassionante testa a testa in cui il Diavolo non hai tremato e tentennato. La cavalcata verso il tricolore è stata esaltante e nel segno della continuità per i colori rossoneri che hanno avuto la meglio sui cugini nerazzurri.

Un cammino all'insegna della continuità

Il Milan, in campionato, è partito forte fin da subito con 10 vittorie nelle prime dodici giornate. I rossoneri hanno spazzato via, in ordine, Sampdoria, Cagliari, Lazio, Venezia, Spezia, Atalanta, Verona, Bologna, Torino e Roma. Due soli i pareggi, contro la Juventus alla quarta giornata (con tante occasioni per vincere la partita) e il derby contro l'Inter, finito 1-1 in virtù dei gol del grande ex Calhanoglu su calcio di rigore e della goffa autorete di de Vrij.

Dopo la Stracittadina, però, il Milan si inceppa un po' e cade 4-3 sul campo della Fiorentina e 1-3 in casa contro il Sassuolo salvo poi rimettersi in carreggiata con Genoa e Salernitana. Il mese di dicembre è positivo a metà, visto che il Milan ottiene un pareggio a Udine, preso per i capelli al 93' grazie ad Ibrahimovic, perde in casa tra le proteste contro il Napoli di Spalletti e vince contro l'Empoli chiudendo così il girone d'andata a quota 42 punti.

Nel girone di ritorno il Milan parte bene con le vittorie contro Roma e Venezia, ma il 17 gennaio contro lo Spezia il Diavolo cade per la quarta e ultima volta in campionato, tra le vibranti proteste per via del grave abbaglio dell'arbitro Sozza, che sul risultato di 1-1, al minuto 86', non convalida il vantaggio ai rossoneri realizzato da Messias (il direttore di gara fischia qualche istante prima che la sfera entri per concedere la punizione ai padroni di casa). Il Milan perderà poi in pieno recupero in virtù della rete di Giasy. Nella sfida successiva il Diavolo pareggia per 0-0 contro la Juventus e si va al riposo per la pausa delle Nazionali con il Milan a quota 49 punti e l'Inter a quota 53.

La madre di tutte le partite

Il 5 febbraio è il giorno del derby di ritorno, gara che può essere considerata vero e proprio spartiacque. L'Inter di Inzaghi fa la partita, passa in vantaggio con Perisic e controlla il match, fallendo però il raddoppio diverse volte. Questo fa restare in partita il Diavolo che, nel giro di tre minuti, tra il 74' e il 77', piazza l'inaspettato sorpasso con la micidiale doppietta di Giroud, che fa salire così il Milan a quota 52, a solo un punto dall'Inter, che avrebbe potuto uccidere il campionato in caso di vittoria salendo a più sette sui cugini, avendo una partita da recuperare. Da quel momento in poi gli uomini di Stefano Pioli non si sono più fermati, o quasi, riuscendo a vincere uno scudetto più che meritato.

Tante le vittorie di "corto muso", per usare un'espressione cara ad Allegri: contro Sampdoria, Napoli, Empoli e Cagliari, con in mezzo quattro pareggi contro Udinese, in casa, Salernitana a domicilio, Bologna al Meazza e Torino fuori casa. Dopo gli ultimi due pareggi, però, e la sconfitta nel ritorno delle semifinali di Coppa Italia contro l'Inter, il Milan vince le successive tre partite contro Lazio al 93', Fiorentina all'83 e Verona con l'1-3, esorcizzando una volta per tutte le paure della "fatal Verona", con gli scudetti persi al Bentegodi nel 1973 e nel 1990. La vittoria importante contro l'Atalanta mette pressione all'Inter che però non sbaglia, vince 3-1 e rimanda il tutto all'ultima giornata.

L'ultimo atto è storia recentissima e vede opposte la Sampdoria all'Inter, a San Siro, e il Sassuolo al Milan al Mapei Stadium.

Il Diavolo non trema, non sbaglia, vince nettamente per 3-0 e si porta a casa il meritato scudetto con il quarto miglior attacco della Serie A e con la miglior difesa del torneo a quota 31 a pari con il Napoli di Luciano Spalletti e meglio dei nerazzurri che di reti ne hanno incassate 32.

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