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Inter, un film già visto. Su Skriniar l'intoccabile fanno muro solo i tifosi

Ultras in sede per avere rassicurazioni sullo slovacco, ma Marotta non può dare garanzie

Inter, un film già visto. Su Skriniar l'intoccabile fanno muro solo i tifosi

Gli ultras nella sede dell'Inter. Non è la prima volta che accade e in passato c'è a chi andò molto peggio che a Marotta, che ieri come un anno fa, ha accettato di accogliere una delegazione della Curva Nord per chiarire la posizione del club dopo il mancato arrivo di Bremer (e Dybala). I tifosi chiedevano ciò che Marotta non poteva garantire e cioè che nessuna stella della squadra venga venduta da qui alla fine del calciomercato, tanto meno Skriniar, come scritto anche sul gigantesco striscione rimasto a lungo davanti alla sede di viale della Liberazione («Patti chiari, amicizia lunga Skriniar non si tocca»). Clima disteso, ma ultras insoddisfatti dalle parole dell'amministratore delegato nerazzurro: non c'è infatti alcuna garanzia che nessuno sarà ceduto.

Al momento, il migliore alleato dei tifosi è la mancanza di offerte per i giocatori nerazzurri. L'unico per cui appunto s'è mossa una grande d'Europa una di quelle che paga - è il PSG per Skriniar, ma l'intesa fra i due club non è ancora stata trovata (siamo fermi a 60 milioni offerti contro i 70 richiesti), se mai lo sarà. Il nuovo ds parigino Campos ha evidentemente un budget molto meno illimitato di quello di cui fino a poche settimane fa disponeva Leonardo: mai in queste stagioni, il PSG non ha preso un giocatore che voleva. E se sull'effettivo interesse per Renato Sanches e Scamacca c'è più di un dubbio, non ce ne sono che Skriniar sia il primo difensore nella lista dei desideri del nuovo allenatore Galtier.

In Francia scrivono che Campos stia dirottando la propria attenzione su Mukiele (Lipsia, in scadenza fra 1 anno, costo 10 milioni), non proprio la controfigura di Skriniar, ma certo un giocatore che potrebbe escludere l'arrivo di un altro difensore. Capiremo presto se si tratta di semplici tattiche. Di certo l'Inter perso Bremer - deve restare vigile sull'eventuale sostituto di Skriniar (cui ora sembra guardare anche il Barcellona, che però difficilmente sembra in grado di superare l'offerta del PSG). Milenkovic e Demiral sono le prime alternative, considerando però che un difensore (ma in prestito, sarà l'esubero di qualcuno) deve in ogni caso arrivare, per sostituire numericamente Ranocchia.

Il mandato che la proprietà ha dato a Marotta è molto chiaro: chiudere con almeno 60 milioni di attivo la campagna trasferimenti, considerando non il 1° settembre come data limite, ma il 30 giugno del 2023, ovvero quando ci sarà la chiusura del prossimo bilancio (nell'ultimo sono invece entrate le cessioni di Hakimi e Lukaku, che scatenarono negli ultrà reazione uguale a quella di ieri).

Se Skriniar salta davvero, cosa succede con i conti nerazzurri? Marotta aspetta sempre di piazzare almeno Pinamonti all'Atalanta (e farlo per Demiral non garantirebbe contante), ma è chiaro che ai 15/18 milioni che ottimisticamente si può pensare di realizzare per il centravanti, andrebbe poi sommata almeno un'altra cessione di medio valore.

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