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Italia, il curling è d'oro. Stefania e Amos rifanno la storia dello sport

La "regia" di Constantini e la "forza" di Mosaner. Imbattuti con le potenze: Paese stupito dal trionfo

Italia, il curling è d'oro. Stefania e Amos rifanno la storia dello sport

L'incanto d'oro del curling italiano. Quattordici anni dopo il trionfo di Federica Pellegrini nei 200 stile libero, il Water Cube, ora chiamato Ice Cube, celebra un'altra impresa azzurra. Quella di due ragazzi straordinari che si sono spinti laddove mai nessuno si sarebbe immaginato. Un traguardo davvero impensabile persino per il precursore Claudio Amendola, regista del film La mossa del pinguino, uscito al cinema nel 2013, che raccontava la mission impossible di una improbabile squadra che provava a qualificarsi per i Giochi Olimpici. Ma qui andiamo ben oltre la finzione cinematografica.

Ieri, a Pechino 2022, gli azzurri Stefania Constantini e Amos Mosaner, nel doppio misto, sono saliti fino al gradino più alto del podio, dopo aver battuto 8-5 la Norvegia e collezionato l'undicesima vittoria su undici incontri. Un autentico dominio. L'Italia che dunque, all'improvviso, si scopre una superpotenza del curling, uno sport che fino a pochi giorni fa molti etichettavano in modo piuttosto ironico, con battutine del tipo: «Sono quelli che lanciano le pentole» oppure «Quelli che scopano il ghiaccio». Sì, sono sempre loro. E guardate cosa combinano... Per il presidente del Coni, Giovanni Malagò, questo «è un oro che passa alla storia, come quello di Jacobs. Grazie Stefania, grazie Amos. Siete l'orgoglio d'Italia». Un Paese che ieri, proprio mentre Federico Pellegrino volava verso l'argento nella sprint di sci di fondo, non aspettava altro che la finale del curling.

E questa è l'altra faccia della medaglia, d'oro, del curling. Che da sport di nicchia - praticato in Italia da 333 persone contro i 2 milioni di tesserati del Canada, i 20.000 negli Usa, i 15.000 in Scozia, i 7.000 in Svezia, i 6.000 in Russia e così via - e mai preso troppo sul serio, è diventato popolare. Merito di una ragazza ampezzana di 22 anni e di un 26enne trentino della Val di Cembra - che assieme a Cortina e Pinerolo è una delle capitali del curling in Italia. «È una gioia indescrivibile dice Constantini, atleta delle Fiamme Oro -. Sono molto fiera di me stessa ma voglio sottolineare che tutti i tiri che si fanno si fanno in due, siamo una squadra ed il lavoro di squadra è stato eccezionale. È un sogno che diventa realtà, ci abbiamo creduto, questa medaglia ce la siamo meritata. Un oro cambia la vita. Sentire che tanti italiani ci hanno seguito e supportato è meraviglioso. A Cortina mi hanno fatto vedere in un video che c'era il maxi-schermo, è bellissimo». Per Mosaner (Aeronautica), invece, la vittoria ha confermato che sì, il successo dell'Italia non è casuale: «11 vittorie e 0 sconfitte, siamo stati la squadra migliore. Domani (oggi, ndr) inizierò la competizione con la squadra maschile e il mio intento è quello di far bene, magari tornare a casa ancor di più trionfante».

Stregati, affascinati e ipnotizzati dal curling d'oro.

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