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Lamberti, in vasca una famiglia da record

Papà Giorgio e mamma Tanya prima, ora Matteo, Michele e Noemi

Lamberti, in vasca una famiglia da record

Una famiglia da record. Trent'anni fa Giorgio Lamberti si laureava campione del mondo nei 200 stile libero. Trent'anni dopo, ad Abu Dhabi, dove oggi si assegneranno le prime medaglie della rassegna iridata in vasca corta, sono all'esordio i due figli maschi, Matteo e Michele. Una doppia soddisfazione, sia per papà Giorgio (ex campione e primatista mondiale) che per mamma Tanya Vannini (grande mezzofondista azzurra). Ai mondiali, Matteo gareggerà nei 400 sl e nella 4x200, Michele nei 100 farfalla, 50 e 200 dorso.

«Quando erano piccoli racconta Giorgio, mito del nuoto - li scambiavano per gemelli, perché hanno 19 mesi di differenza. Matteo è infatti nato nel marzo 1999, Michy il 3 novembre 2000». Il primo si allena a Livorno con Gabriele Detti; il secondo è reduce da un Europeo condito da cinque medaglie, di queste un oro con record mondiale come papà Giorgio - proprio nel giorno del 21° compleanno. Una favola nel destino. E se la convocazione per i mondiali di Abu Dhabi di Michele non era in discussione, quella di Matteo «è una grande gioia, in parte inaspettata, ma lui con le unghie l'ha strappata oltretutto nella 4x200 e nei 200, la gara di famiglia. Abbiamo fatto una videochiamata da casa, vederli in camera assieme è stato suggestivo e inedito. Mentre ci parlavo gioivo, da padre, per la convocazione. Hanno l'opportunità di vivere un'esperienza di alto profilo: Michele ne ha già vissuta una, agli Europei di corta a Kazan, per Matteo è la prima». Peccato solo per quella gastroenterite che ha debilitato Michele prima degli Assoluti. «Ha avuto la febbre, ma è in buone condizioni», assicura il padre, che insieme a mamma Tanya ha accompagnato gli eredi nel percorso di crescita, senza alcuna pressione o esasperazione. Analizza Giorgio: «Io all'epoca non ero il superman di turno e neanche Tanya. La nostra maturazione è stata tardiva. E lo stesso vale per i nostri figli. Li abbiamo lasciati crescere senza sforzare il loro fisico esile».

Tra Giorgio e Tanya, però, è la mamma quella con i quaderni degli allenamenti alla piscina Palablu Travagliato, il quartier generale del Gam Team Brescia dove si allena pure la piccola di casa Lamberti, Noemi, reduce dagli Eurojunior. «La convocazione per i Mondiali racconta Tanya - è stata un'emozione forte. Un premio ai tanti sacrifici. Li abbiamo cresciuti dicendogli di stare con i piedi per terra, perché solo col lavoro si ottengono i risultati. Micky, così lo chiamiamo, da piccolo chiedeva sempre: papà quanto faceva alla mia età? Voleva migliorare i suoi tempi». «È merito più della mamma che del babbo. Lei è l'head coach, io mi considero un super advisor», conferma Giorgio, che da gestore di una piscina lancia un sos: «Il Covid è stata una sfida terribile e ha portato a danni incalcolabili. Ci mancava solo l'aumento dei costi energetici per mettere in ginocchio gli impianti...

Serve un intervento delle istituzioni».

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