Voleva essere più forte di ogni altrui perplessità, ma non c'è riuscito. Oggi Marc Marquez, uno dei piloti più vincenti della storia del Motomondiale, è un uomo alla sbarra, che ha tutti contro o quasi. Perché se è vero che raccogli quello che semini, lui oggi raccoglie tempesta.
Nessuno è disposto a perdonargli l'errore di Portimao, quella frenata senza freni con cui ha abbattuto il malcapitato Oliveira e rovinato la gara di Martin. Quella in Portogallo è stata l'ultima di tante forzature fatte con leggerezza, senza dar troppo peso alle possibili conseguenze per chi si trovava sulla sua strada. E oggi nessuno gli crede più, perché sono troppe le volte in cui si è fatto largo a gomitate per prendere davvero in considerazione l'ipotesi del problema tecnico.
Gli avversari gli riconoscono lo straordinario talento, l'avere interpretato la MotoGP in un modo nuovo e rivoluzionario che gli ha permesso di vincere il titolo all'esordio e poi altre cinque volte in sei stagioni, ma pochi si fidano di lui.
Nella serie televisiva che lo racconta, Marquez dice di sé: «Come pilota, in pista, sono un bastardo». Ecco, tanti si sono convinti che sia proprio il caso di stargli alla larga...
Anche il pubblico non sembra gradire e in questi giorni di ebollizione social è diventato virale un vecchio video del 2018 in cui Valentino Rossi stigmatizzando il comportamento di Marc nel GP d'Argentina, diceva: «Qualcuno deve fare qualcosa, perché sennò c'è da farsi male».
Si può dire che, dopo i fatti del 2015, il suo giudizio non era sereno, ma oggi sono in tanti a giudicare il doppio long lap da scontare nella prossima gara una sanzione ridicola per l'incidente provocato in Portogallo. Marquez, sostengono i più severi, andava fermato almeno per un turno.
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