Ciclismo

Milan-jet centra il bis in una tappa da record

L'azzurro conquista la frazione più veloce di sempre, a oltre 47 km/h. Pogacar anche ieri ha tirato la volata

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Tre vittorie per Pogacar, due per Milan, che questa volta non sbaglia e festeggia il bis in questo Giro d'Italia. Dopo Andora ecco Francavilla a Mare, due sigilli d'autore per il velocista friulano, fin qui l'unico a gonfiare il petto e il conto personale insieme a sua maestà Taddeo.

Da una volata piuttosto caotica, Jonathan Milan trova il varco giusto per sprigionare tutti i propri watt. Apre il gas e il gioco è fatto. Il gigante friulano esce anche con un record: la tappa di oltre i 200 chilometri corsa alla media più veloce della storia: oltre 47 km/h.

«Facile dire che ho fatto una bella volata, ma non dimentico il lavoro dei miei compagni per una giornata intera dice felice JoJet con la sua bella maglia ciclamino sulle spalle -. Dopo un paio di situazioni gettate alle ortiche, questa volta siamo riusciti a fare quello che ci eravamo proposti di fare: bellissimo quando completi l'opera», chiosa senza conoscere minimamente quanto gli è successo alle spalle, tra qualche cambio di direzione di Merlier ai danni di Molano negli ultimi metri, che costano al belga la retrocessione dal secondo, e prima ancora la caduta del miracolato Fabio Jakobsen, del quale è rimasta nella memoria collettiva la pazzesca caduta del 2020 che lo vide lottare tra la vita e la morte, tanto da ricevere anche l'estrema unzione.

Se JoJet si toglie la soddisfazione di bissare la vittoria del Giro e portare a tre il conto con le tappe conquistate sulle strade della corsa rosa, Tadej resta in rosa per il decimo giorno consecutivo. Per la cronaca e la contabilità, il gallese Thomas ha rosicchiato allo sloveno 2, ma nessuno si interrogherà per capire il perché. Di contro prosegue l'analisi sul comportamento del numero uno del ciclismo mondiale, che anche ieri ha lasciato fare, ma nel finale almeno inizialmente ha pilotato il velocista Uae Molano. «Ero lì per stare al sicuro, ma a quelle andature non era possibile per me far qualcosa», le uniche parole sul tema consegnate alla alla storia.

Rimanendo invece alla più stretta cronaca, al Giro si parla di virus: sono diversi i corridori alle prese con qualche malanno respiratorio.

Pogacar, Caruso e Tiberi hanno già voltato pagina, ma Cian Uijtdebroeks, il 21enne talento belga ieri mattina è stato fermato da una forma influenzale e ha dovuto rinunciare alla maglia bianca di miglior giovane, passata sulle spalle del nostro Tiberi.

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