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Milan, viaggio nel passato

L'ultimo viaggio del Milan nel 2023 è a Salerno, esattamente da dove aveva iniziato l'anno solare

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L'ultimo viaggio del Milan nel 2023 è a Salerno, esattamente da dove aveva iniziato l'anno solare.

A gennaio fu un successo 2-1 «bugiardo», con il portiere campano Ochoa, appena arrivato, autore di una serie di parate da antologia, e un finale con l'acqua alla gola dopo la rete di Bonazzoli.

Una specie di preludio a quello che sarebbe successo in seguito ai rossoneri, che nel primo mese del 2023 avrebbero vinto solo quella partita prima di incappare in una crisi di risultati e d'identità culminata in due derby persi (campionato e Supercoppa Italiana) e nelle scoppole contro Lazio e Sassuolo, 0-4 e 2-5.

In generale comunque allo stadio Arechi di Salerno non è che siano state sempre delle passeggiate per il Milan. Anche nella stagione dello scudetto era arrivato un rocambolesco pareggio 2-2, con la rete definitiva stampata da Rebic con una giocata fuori contesto delle sue, una sberla al volo da fuori area. Un punto che visto a caldo sembrava un risultato negativo, ma che invece alla lunga si sarebbe rivelato utilissimo nella corsa verso il tricolore.

Ambiente caldino alla Salernitana peraltro, negli ultimi giorni, dopo la sconfitta 4-1 contro l'Atalanta che ha fatto precipitare la squadra ancor più in fondo alla classifica convincendo il presidente Iervolino a operare una scossa anche a livello dirigenziale, con l'arrivo in veste di direttore generale di Walter Sabatini. Spetterà a lui a gennaio ribaltare la squadra sul mercato, in attesa di capire cosa succederà a Pippo Inzaghi, ormai sulla graticola. Il piatto piange, l'effetto del cambio di allenatore a inizio ottobre è svanito: una sola vittoria in campionato, due pareggi e cinque sconfitte. Chissà che rivedere i colori rossoneri non provochi un sussulto nel tecnico della Salernitana: fin qua i precedenti in panchina contro la squadra con cui da calciatore ha vinto tutto è piuttosto magro, un punto in tre partite e zero gol segnati.

Pioli invece vorrebbe dare un minimo di continuità alla vittoria sul Monza, in un'emergenza infortuni ormai generalizzata: operato Pobega in Finlandia, ne avrà per 3-4 mesi, con Okafor pure in attesa di capire se rientrerà magari a febbraio.

In compenso a centrocampo si rivedrà dal primo minuto Bennacer, in una partita dove debutterà ufficialmente Ibrahimovic in veste di dirigente, di senior advisor: «Si sta approcciando a un ruolo diverso ma è molto motivato. Ci sarà sempre.

Parliamo di una risorsa, è il simbolo di uno uomo che sfida le sfide e lo fa a testa alta», ha spiegato Pioli, in attesa di qualche rinforzo pure lui a gennaio: «Il club sa quali sono le nostre esigenze, è disponibile a intervenire, poi vediamo cosa succederà».

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