Se non oggi quando? Se lo dev'essere ripetuto mille volte nel casco prima di partire. Poi, dopo le decine di sistemate scaramantiche, Valentino Rossi ha chiuso la visiera, si è sdraiato sulla sua Yamaha, ha saltato come birilli i tre piloti che aveva davanti. Ed è andato a prendersi il Gp di Assen, una delle sue piste preferite, tornando a vincere in MotoGp dopo tre anni (l'ultima in Malesia nel 2010). Chi lo dava per finito, bollito, pensionato deve ufficialmente ricredersi. Il Dottore torna a volare. Ci mette qualche giro a passare Stefan Bradl, e forse resta la cosa più difficile della giornata. Poi in un soffio infila le due Honda ufficiali di Marc Marquez e Dani Pedrosa. Quindi si beve i 20 giri più dolci della sua carriera, a suon di giri veloci. Il nuovo setting trovato nelle prove di Barcellona funziona e finalmente Valentino riesce a tenere il passo dei giovani funamboli, anche in prova (quarto ieri). A 34 anni Rossi coglie il suo successo numero 106, il sesto in Olanda in MotoGp.
«Sono contento, ma non ancora abbastanza - si lascia andare Valentino ai microfoni appena tolto il casco -. Quasi non ci credo. È un grande soddisfazione tornare a vincere dopo così tanto tempo. Ho lavorato tanto con il mio team, ringrazio tanto la Yamaha per avermi dato un'altra possibilità. Sono andato forte dall'inizio, sapevo che poteva essere la mia gara. Adesso riesco a essere forte in frenata e più costante sul ritmo». Forse è iniziata la seconda giovinezza di Rossi.
L'altra straordinaria impresa di giornata è firmata sempre da un pilota della casa del Diapason. Jorge Lorenzo è caduto nel secondo turno di prove libere bagnate giovedì ad Assen, riportando la frattura della clavicola. Come se andasse a farsi massaggiare nel motorhome è tornato in Spagna, si è fatto operare con l'inserimento di una placca metallica per tenere fermo l'osso e si è ripresentato sulla griglia di partenza. «Finire la gara sarebbe già una piccola vittoria per me, ma vorrei prendere almeno cinque punti» ha detto lo spagnolo dopo due ore in sala operatoria. Scattato 12esimo, ha scalato il gruppone fino alla quarta posizione e poi si è accontentato del quinto posto finale.
Favoloso e commovente, Lorenzo tiene stretto il secondo posto nel Mondiale dietro a Pedrosa (solo quarto all'arrivo) e davanti al giovane fenomeno Marquez (in sella con due dita fratturate), che sul traguardo si prende il secondo posto davanti a Cal Crutchlow.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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