L'uomo in meno

"Non potevo partire prima". Ma l'errore di Handanovic è costato il derby all'Inter

"Non potevo partire prima". Ma l'errore di Handanovic è costato il derby all'Inter

L'Inter di Simone Inzaghi ha perso in maniera inaspettata il derby contro il Milan di Stefano Pioli. I nerazzurri dopo essere stati in controllo e meritatamente in vantaggio per 74' hanno avuto tre minuti di blackout che hanno permesso ai rossoneri di ribaltarla. In entrambi i gol subiti c'è la responsabilità di alcuni giocatori dell'Inter ma nella seconda marcatura di Giroud, nonostante il bel gesto tecnico del francese, in due non hanno brillato: Stefan de Vrij (nel giorno del suo 30esimo compleanno) che ha permesso all'ex Chelsea di girarsi sul suo piede preferito e Samir Handanovic che non è stato particolarmente reattivo sulla conclusione non irresistibile della punta del Milan. Gli errori dello sloveno stanno iniziando a diventare tanti e proprio per questa ragione è lui l'uomo in meno di questa giornata di campionato. Tra l'altro, tra le fila del Milan, sono spiccate le grandi parate di Mike Maignan che hanno tenuto a galla i rossoneri che hanno poi piazzato il colpo vincente.

La discolpa di Samir

"Si può sempre fare meglio, si poteva pensare che la palla finisse lì ma non potevo partire prima. Certo, non avessi preso gol sarebbe stato meglio", le parole di Handanovic ai microfoni di Dazn. E ancora: "A volte le vittorie ti fanno sedere e le sconfitte inc..., ma quando perdi non tutto è da buttare via. Siamo sempre primi, restano tante partite da giocare, ciò che è successo è già il passato e ora dobbiamo prepararci per la Coppa Italia". Chiusura con una stoccatina nei confronti degli avversari: "Abbiamo fatto tutto noi, abbiamo perso noi il derby. Se giochi a calcio come fa l'Inter a volte sbagli e sei punito, magari altre volte c'erano stati errori peggiori e non eravamo stati puniti. Ma non c'è tempo per piangere, andiamo avanti".

Il successore "preoccupa"

Handanovic ha vissuto una serata amara, da incubo, che gli fa vincere la palma di uomo in meno della settimana (e non è la prima volta in questi ultimi due-tre anni), ma il suo successore in porta all'Inter, ovvero André Onana è stato a dir poco disastroso in Coppa d'Africa nel match per il terzo-quarto posto contro il Burkina Faso. L'ormai ex portiere dell'Ajax, infatti, ha avuto un pesante svarione buttando nella sua porta, in maniera molto goffa, un pallone docile docile e facile da bloccare.

Alla fine il Camerun dal 3-0 ha pareggiato per 3-3 e ha poi vinto la finalina ai rigori e dunque la sua topica non ha condizionato l'esito della sfida. Onana, però, ha dimostrato di essere un portiere affidabile, ad aprile compirà 26 anni ed è stato un colpo a parametro zero.

Di certo quanto visto tra Handanovic e il suo successore, nell'ultimo fine settimana, non avrà fatto piacere ad Inzaghi, ai tifosi e alla dirigenza nerazzurra ma c'è tutto il tempo per entrambi per rimediare e voltare la pagina per due errori che hanno avuto però due pesi differenti sull'esito delle rispettive partite.

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