Paura al Tour de France, dai tapponi ai tamponi. Pogacar & C. a casa se...
29 Giugno 2022 - 06:00Intransigenza nel ciclismo, subito fermati anche gli asintomatici. Sarà una corsa ad eliminazione
Un po' lotteria un po' terno al lotto, ma forse anche roulette russa, con quella spada di Damocle che non è data dall'unico colpo in canna nel tamburo, ma da un cotton fioc naso faringeo, che ha già mandato a casa da Wimbledon Berrettini e potrebbe decimare il Tour de France, pronto a scattare dalla Danimarca venerdì, con una crono sulle strade di Copenaghen.
Altro che tapponi alpini o pirenaici, qui basta un tampone, molecolare o antigenico, a mandare tutto a carte quarantotto. Sarà una corsa indecifrabile e precaria come poche altre volte. La caducità della Grande Boucle è evidente, mai come questa volta. Un corridore, anche asintomatico, se risultasse positivo va a casa. Puoi essere maglia gialla, verde, bianca o a pois, poco importa. Vai a casa. Non hai una linea di febbre e non hai tosse o raffreddore, neanche mal di testa? Fai le valige e te ne torni da dove sei arrivato.
Per il momento si torna da dove si è partiti, almeno nel ciclismo, al Tour de France, alla massima espressione ciclistica nel mondo. Come nel gioco dell'oca si torna al punto di partenza: mascherine e bolle, interviste a distanza e nessun contatto con nessuno. I corridori devono essere protetti e salvaguardati, basta un niente per mandare a monte tutto quanto e nessuno si può permettere che ciò avvenga, perché la possibilità c'è.
Giusto o sbagliato, poco importa: è così. E non ci possiamo fare niente, se non incrociare le dita, pregare tutti i Santi, per i nostri ragazzi, per i nostri beniamini e per lo spettacolo che speriamo possa esserci. Per quei poveri cristi che si troveranno a primeggiare e rischiano seriamente sul più bello di veder vanificato tutto per un tampone molecolare maligno che vira in positivo. E infatti al Vlasov che, dopo aver vinto la tappa e conquistato la maglia di leader, è stato costretto a tornarsene a casa dal Giro di Svizzera, si aggiunge già la prima vittima del covid a Tour non ancora iniziato: la Quick-Step Alpha Vinyl ha ieri annunciato che Tim Declercq non potrà prendere parte alla corsa e al suo posto toccherà al fresco campione di Francia, Florian Senechal.
È chiaro che i vaccini servono a difenderci e il gruppo è tutto quanto protetto, quindi questo Covid, almeno per i corridori, dovrebbe essere davvero considerato alla stregua di una semplice influenza, ma queste sono solo chiacchiere da bar, perché la sostanza è che ci sono di mezzo delle disposizioni sanitarie, delle linee guida e quelle fanno fede.
Dobbiamo anche noi averne tanta di fede e sperare che questo Tour non sia trucidato da casi di positività: questo è l'unico aspetto negativo della cosa.