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«Pecco il favorito, ma se Marquez capisce la Ducati...»

L'analisi dell'ex campione che conosce bene la Rossa: «La vera rivale sarà la KTM, Aprilia deve avere più costanza»

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Marco Melandri, campione del mondo 250 con Aprilia, e pilota che in Motogp ha vinto. Non solo: ha corso con Honda e Ducati, chi meglio di lui per giudicare la sfida al via.

Pecco Bagnaia è imbattibile?

«È l'uomo da battere. E ancora più forte rispetto alle scorse due stagioni. In sella sembra avere tutto sotto controllo. Il recente rinnovo del contratto con la Ducati per altri due anni gli permetterà di essere totalmente focalizzato».

Chi vede come rivale principale?

«Enea Bastianini mi sembra il più pericoloso. Il 2023 è stata una stagione da dimenticare ma nei test invernali abbiamo visto che la Ducati 2024 gli si addice molto. Questo potrebbe essere il suo anno».

E Martin?

«Ha iniziato bene, ma non sarà una stagione facile per Jorge. Dopo l'incredibile lotta per il titolo e il secondo posto in campionato si aspettava una promozione nel team factory. Ha capito che non può puntare a vincere il titolo in un team satellite. Credo che si trovi molto bene con Pramac, ma sento aria di separazione».

Osservato speciale Marc? Ieri subito bene.

«Marquez a Valencia, una pista dove ha sempre fatto la differenza, sembrava già pronto per vincere. Però guida la Ducati ancora come una Honda. Sono due moto diametralmente opposte. La Ducati ha talmente grip che si guida con il retrotreno, la Honda con l'anteriore».

Bezzecchi e Di Giannantonio?

«Sono una bella coppia, possono vincere qualche gara».

Chi può infastidire Ducati?

«Credo che KTM sia l'unico costruttore in grado di sfidare seriamente la Rossa. Binder è forte, ma non è molto costante, Miller è veloce, ma solo per alcuni giri. L'Aprilia è migliorata e può vincere qualche gara, ma serve più costanza sia a livello di pacchetto tecnico che di piloti».

Come vede la Honda?

«La nuova moto è molto diversa: più grande e più lunga. Hanno perso Marquez, ma il fatto di non avere il pilota più veloce potrebbe essere positivo. Può essere una motivazione in più. Credo che abbiano fatto la scelta giusta ingaggiando Luca Marini».

Yamaha?

«Quartararo è uno dei piloti più forti in griglia, ma credo che Yamaha sia ancora troppo conservatrice. Li vedo troppo concentrati su due aree: la potenza massima e il grip sul posteriore. Questo rischia di compromettere i punti di forza da sempre: l'agilità e la chiusura di curva».

Chi vincerà il titolo?

«Bagnaia è il favorito, ma nella lotta metterei anche Marquez, Bastianini, Martin e Binder».

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