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Red Bull si "accorda" con la Fia: quanto dovrà pagare per lo sforamento del budget cap

Sette milioni di dollari e una sanzione minore: è questa la pena che dovrà pagare la Red Bull per aver sforato il tetto del budget fissato dalle regole

Red Bull si "accorda" con la Fia: quanto dovrà pagare per lo sforamento del budget cap

La Red Bull ha sforato il budget cap e per questo è stata punita dalla Fia. La scuderia austriaca se la cava però con soli sette milioni di dollari di multa ed una sanzione sportiva minore. La federazione internazionale dell'automobile ha raggiunto l'accordo con la Red Bull per l'infrazione commessa nella scorsa stagione, che oltre alla sanzione pecunaria avrà anche un'altra pena: la riduzione del 10% del tempo spendibile in termini di ricerca e sviluppo aerodinamico in galleria del vento. Non solo la Red Bull, anche l'Aston Martin ha ricevuto una multa ma assolutamente più contenuta, di "soli" 450.000 dollari.

La Fia ha accertato come la Red Bull abbia sforato, nel 2021, per un ammontare di un milione e 864.000 sterline, pari all'1,6% in più di quanto previsto dal Budget Cap. I sette milioni di dollari andranno saldati entro 30 giorni dalla data in calce all'accordo raggiunto e questi termini tecnici Aba ("Accepted Breach Agreement). La sanzione sportiva, invece, non eccedendo lo sforamento del budget cap il 5% del totale, si estende invece ad un periodo di dodici mesi che scatta ugualmente dalla data dell'accordo tra le parti ovvero mercoledì 26 ottobre del 2022.

Una sanzione irrisoria

La Cost Cap Admistration della Fia ha usato la mano leggera nel giudicare l'operato della Red Bull, riconoscendone la cooperazione nel fornire puntualmente le informazioni e le prove richieste, riconoscendo alla scuderia austriaca le circostanze attenuanti del primo anno di entrata in vigore di un regolamento finanziario comunque complesso e l'assenza di malafede e comportamenti disonesti o fraudolenti.

Lo scorso 10 ottobre la Red Bull con una nota aveva appreso con stupore la decisione della Fia: "Prendiamo atto con sorpresa e disappunto delle conclusioni della Fia in merito a una ‘infrazione di spesa minore’, la nostra rendicontazione per il 2021 era al di sotto del cost cap, quindi abbiamo bisogno di ricontrollare con attenzione le conclusioni della Fia, visto che la nostra convinzione resta che i costi rilevanti siano inferiori all’ammontare del cost cap 2021.

Nonostante le congetture di altri, c’è un procedimento da seguire sotto le regole della Fia che noi seguiremo rispettosamente mentre consideriamo tutte le opzioni a nostra disposizione", la sanzione ricevuta però conferma come si tratti di un qualcosa di estremamente irrisorio.

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