Tennis

Dopo il ritiro dell'"antiSinner", Jannik sente aria di n°2 al mondo

Alcaraz a Rio è andato subito ko per una distorsione alla caviglia. Ora l'azzurro potrebbe scalzarlo a metà marzo nel Masters 1000 di Indian Wells

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Effetto Sinner. Il tennista altoatesino si sta godendo a Sesto Pusteria alcuni giorni di riposo dai suoi cari, dopo aver festeggiato il successo dell'ATP500 di Rotterdam e l'ascesa a n.3 del mondo, miglior piazzamento di sempre per un giocatore italiano nell'Era Open. La programmazione è fondamentale per uno come lui e quindi ci si prepara al ritorno a Montecarlo, per gli allenamenti in vista dei Masters1000 di Indian Wells e di Miami, il cosiddetto Sunshine Double.

Un Sinner inarrestabile negli ultimi mesi: 15 vittorie consecutive nei singoli match del circuito; 25 affermazioni negli ultimi 26 incontri; 32 negli ultimi 34; 4 titoli negli ultimi 7 tornei. Riscontri da n.1 della Race e da uno che ambisce a scalare ulteriormente il ranking ATP. Ne era ben consapevole Carlos Alcaraz, desideroso di mettersi al riparo da cattive sorprese dopo che a Buenos Aires il ko contro Nicolas Jarry aveva alimentato la rimonta del prode altoatesino. Alla vigilia del primo incontro a Rio de Janeiro, Carlitos non si era nascosto dietro un dito: «Sento il fiato di Sinner sul collo. Devo essere al massimo del mio gioco per cercare di non lasciarmi raggiungere e per riconquistare il numero uno». Ironia della sorte, i propositi ambiziosi sono sfumati molto presto nella sfida d'esordio contro il brasiliano Thiago Monteiro. Sulla terra rossa appesantita dalla pioggia, un cambio di direzione improvviso ha causato una distorsione alla caviglia nei primi vagiti della partita. Ci ha provato Alcaraz, ma dopo due game ha dovuto alzare bandiera bianca: «Ho sentito tanto dolore, ma il fisioterapista mi ha detto che non era nulla di grave. È stato un ritiro precauzionale, nelle prossime ore farò dei controlli per appurare l'entità dell'infortunio», le parole del funambolo di Murcia. E ora? Ai nastri di partenza del 1000 di Indian Wells, prossimo impegno di entrambi, il 22enne tricolore si presenta virtualmente da n.2 del mondo (7910 punti), rispetto allo spagnolo n.3 (7805 punti). Questo perché a Jannik saranno scalati i 360 punti della semifinale dell'anno scorso in California, mentre all'iberico i 1000 della vittoria del 2023. All'attuale n.3 ATP basterà ottenere lo stesso risultato dello spagnolo a Indian Wells per essere certo di precedere in classifica generale Alcaraz. Andrà considerato anche il russo Daniil Medvedev in questa ricorsa al n.2, tenendo conto che il moscovita la prossima settimana sarà l'unico dei tre a giocare. Ci si riferisce all'ATP500 di Dubai e, a seconda dell'esito di quel torneo, Medvedev potrebbe avere in classica tra 6915 e 7415 punti. In buona sostanza, Sinner ha il suo destino nelle proprie mani, visto il vantaggio rispetto al russo e all'iberico.

L'avventura negli States si prevede interessante.

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