Sarà pure il mestiere più difficile al mondo, quello dell'allenatore di calcio. Ma è ben pagato, anche quando il diretto interessato ha poca esperienza. A dirlo è la classifica dei 20 allenatori più pagati del pianeta, pubblicata da France Football e destinata a far discutere. Due i motivi. Da un lato gli ingaggi multimilionari versati ai maghi della panchina, cifre impensabili fino a qualche anno fa. Dall'altro, come detto, i superstipendi incassati da ex calciatori quarantenni che avrebbero ancora parecchio da dimostrare.
Il più ricco è Diego Simeone. Il Cholo, come lo chiamano tutti, da quando ha rinnovato il suo contratto con l'Atletico Madrid è diventato l'allenatore più "fortunato" al mondo. Ogni anno, per tenerlo con sé, l'Atletico lo paga 41 milioni di euro. Lordi, ovviamente. E sicuri almeno fino al 2022, quando scadrà il suo rapporto di lavoro con la seconda squadra della capitale spagnola. Non sarà contento José Mourinho. Il vate di Setubal, reduce dall'esonero sulla panchina del Manchester United, è retrocesso al secondo posto. 31 milioni lordi a stagione il suo stipendio, arrotondato da alcuni sponsor come Hblot, Adidas e Jaguar oltre ai contratti da commentatore tecnico per l'emittente tv beIN Sports. Sul gradino più basso del podio, incredibilmente, ecco Thierry Henry. L'ex attaccante francese, simbolo dell'Arsenal di Arsène Wenger a cavallo tra anni '90 e 2000, quest'anno si è fatto ricco. Merito del Monaco, che lo ha convinto a sostituire il portoghese Leonardo Jardim per poi cacciarlo pochi mesi dopo. Poco importa, visto che il contratto firmato con il club del Principato prevedeva, in caso di esonero, il versamento di una penale da ben 20,5 milioni.
Più giù in classifica troviamo Pep Guardiola (Manchester City, 24 milioni), Ernesto Valverde (Barcellona, 23 milioni), Arsène Wenger (Arsenal, 20,5 milioni) e... Fabio Cannavaro. Già, il grande protagonista dell'Italia vincitrice dei mondiali 2006 si è costruito in pochi anni una carriera fuori dai confini italiani. Dove? In Cina. Prima ha affiancato Marcello Lippi sulla panchina della "Juventus del Dragone", il Guangzhou. Poi ne ha preso il posto, ereditandone onori e oneri. Tra il 2015 e il 2016 l'esperienza in Arabia Saudita, all'Al-Nassr, prima di tornare in Oriente al Tianjin Quanjian e di nuovo al Guangzhou, incarico a cui ha aggiunto di recente quello di c.t. della nazionale cinese, lavoro non facile visto che la Cina non si qualifica alla Coppa del Mondo dal 2002.
Dall'ottavo posto a scendere la crème de la crème: Massimiliano Allegri (Juventus, 13,5 milioni), Marcello Lippi (Cina, 13 milioni), Jurgen Klopp (Liverpool, 13 milioni), Leonardo Jardim (Monaco, 13 milioni), Carlo Ancelotti (Napoli, 12 milioni), Antonio Conte (Chelsea, 11,3 milioni), Mauricio Pochettino (Tottenham, 10 milioni), Luciano Spalletti (Inter, 8,3 milioni), Vitor Pereira (Shanghai SIPG, 7,5 milioni), Niko Kovac (Bayern Monaco, 7,5 milioni), Zinedine Zidane (Real Madrid, 7,5 milioni), Unay Emery (Arsenal, 7 milioni) e, al ventesimo posto, Dragan Stojkovic (Guangzhou R&F, 7 milioni).
Allenare, che soddisfazione. Anche economica...
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