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Subito i gol di Ibrahimovic perché "con la Signora serve un Milan speciale"

Pioli sprona i suoi dopo gli errori arbitrali e contro una squadra in serie positiva da 8 partite

Subito i gol di Ibrahimovic perché "con la Signora serve un Milan speciale"

Milano. Se è vero, come egli stesso confessa, che gli piace la definizione di mister Wolf del Milan, il famoso personaggio del film di Tarantino, uno che «risolve problemi», beh qui, per Stefano Pioli, ci sono da risolvere due problemi enormi, in sequenza uno dopo l'altro. Prima la Juve, stasera, e poi l'Inter subito dopo la sosta, due sfide capaci di orientare l'esito della stagione e perciò decisive tra fine gennaio e la prima domenica di febbraio. «È stata una settimana difficile» la sintesi perfetta del tecnico rossonero il quale esclude condizionamenti per l'arbitro dopo l'erroraccio di Serra, riferisce di «giorni scanditi da lavoro intenso in campo e al video» vissuti a Milanello soprattutto per capire gli errori commessi con lo Spezia e quelle «10 occasioni da gol sprecate». Spiega pacato e lucido Pioli: «Contro la Juve non ne avremo così tante e bisognerà sfruttarle perché la squadra di Allegri difende molto bene e non perde da 8-9 partite». La sintesi dei suoi ragionamenti è molto realistica: non basterà «un Milan normale», servirà «un Milan eccellente» per piegare la Juve tornata alle spalle del quartetto Champions. Anche perché poi ci sono dei numeri personali poco favorevoli, tipo i 18 risultati senza vittorie collezionati nelle sfide in panchina contro il Max livornese. Anche il ricordo del precedente (1 a 1 a Torino) non invita a vivere sonni tranquilli. «Abbiamo preso un gol in contropiede da calcio piazzato nostro in attacco» rievoca Pioli per pretendere il massimo della precisione in fatto di posizioni in campo.

C'è qualche rientro che rincuora il Milan, a cominciare da Calabria e Romagnoli, entrambi reduci dal Covid, più Bennacer rientrato al volo dalla coppa d'Africa dopo l'eliminazione della sua Algeria. I primi due prenderanno subito posto, con Tonali reduce dalla squalifica scontata, il terzo potrà entrare in corso d'opera con Giroud e Rebic che sono diventate le migliori risorse dell'attacco ormai privo di Pellegri (andrà al Torino in prestito via Monaco e sarà rimpiazzato da un serbo, Lazetic, classe 2004, della Stella Rossa, poco più di un ragazzo) mentre c'è ancora nebbia sul rinforzo più importante, il difensore centrale («non ci sono novità» informa Pioli nemmeno sconsolato). «Cerchiamo soluzioni a medio e lungo termine e non cambiamo giudizi per una partita sbagliata» la frase del tecnico rossonero è dedicata al rendimento di Kalulu e Gabbia, i due finiti nel mirino della critica per le sbavature contro lo Spezia.

Piuttosto ora che anche Allegri parla di «modello Milan» nella conduzione societaria, si capisce che la nuova rotta intrapresa da Elliott mette al sicuro i conti in tempi così finanziariamente disastrati («5 milioni le perdite per il mancato incasso»: parole e numeri di Scaroni). «Da due anni siamo diventati competitivi, dobbiamo scalare gli ultimi gradini per tornare a vincere qualcosa» la chiusura di Pioli.

Che comincia ad avere un disperato bisogno dei gol domestici di Ibra, assente dal tabellino a San Siro dal 12 settembre (gol alla Lazio) dopo i tanti, forse anche troppi, errori di mira contro lo Spezia.

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