Il vero flop è nerazzurro. Non basta il Porto dopo le musate con le big

L'Inter, già 5 ko, ha perso con tutte quelle che le stanno davanti. E domenica c'è l'Atalanta

Il vero flop è nerazzurro. Non basta il Porto dopo le musate con le big

Dal corto muso alla musata, l'Inter ha capito l'effetto che fa. Per il vero le musate in campionato ora sono diventate cinque, un po' troppe per chi voglia vincere uno scudetto. Sarà un caso se l'anno passato l'Inter medesima si è ritrovata a muso lungo, e senza scudetto, solo con 4 sconfitte? Quest'anno, poi, tutte contro squadre dirette concorrenti o quasi. Comunque squadre di buon rango (Lazio, Milan, Udinese, Roma, Juve). E non stiamo a ricordare il Bayern di Champions che ha raccontato altra storia.

Ecco, la Champions è stata gioia e tranello per il mondo nerazzurro: gruppo ostico e il Barcellona a creare l'illusione, come fosse quello di un tempo che fu. Difficile pensare che buoni intenditori (anche nel tifo nerazzurro) si lasciassero raggirare da due partite condotte in porto tra alti, bassi e un pizzico di benevolenza arbitrale a Milano. Sembra quasi un gioco di parole del destino pensare all'Inter che se la spassa in Barca ed ora dovrà gestire l'attracco (attacco) al Porto. Il sorteggio Champions non è stato malevolo, ma l'inganno è dietro l'angolo: le squadre portoghesi sono tignose per natura, il Benfica ha faccia da semifinale, quindi meglio diffidare. Non sia che due gocce di Porto vadano di traverso. In caso contrario niente di meglio per mandare in euforia e puntare decisamente ad una Champions da primattori. L'Inter ne ha bisogno, peccato che Sergio Conceicao, un ex niente male, sia anche un bravo allenatore. «Sta facendo un buon lavoro, ha una squadra pericolosa nella fase offensiva», ha raccontato Javier Zanetti suo ex compagno di squadra. E qui il punto: il momentaneo flop nerazzurro sta proprio nell'attitudine difensiva. Lo ha ammesso Beppe Marotta che, da buon dirigente, deve essersi accorto degli errori commessi sul mercato. «Serve un' analisi interna approfondita. Abbiamo preso 19 gol di cui 16 in trasferta. Non siamo abituati a questi numeri». L'Inter ha la peggior difesa della serie A fuori casa. E c'erano buontemponi che davano tutte le colpe ad Handanovic. In realtà fin dal campionato scorso sono affiorate crepe in retroguardia prodotte da De Vrij ed anche Bastoni. Aggiungiamo qualche sbadataggine del centrocampo nell'assetto difensivo, soprattutto in trasferta dove le avversarie tendono ad osare di più. Serviva un centrale di grande efficacia, il Napoli ha dimostrato che servono buoni talent scout per scoprire giocatori a prezzo modico.

Se, poi, alle difficoltà difensive aggiungi qualche stravaganza in attacco, come il Lautaro a corrente alternata o il Correa di beata inefficienza, ecco costruito il flop. Perché questo è il dato certo alla conclusione della prima fase di campionato che pur avrà ancora due partite da disputare, l'ultima con l'Atalanta: l'Inter è più flop della Juve o della Roma, perfino del Milan che ha perso punti rispetto all'anno scorso. Ovvero: in classifica non può trovarsi dietro alla Signora, che ha giocato con mezza rosa e praticamente senza i rinforzi estivi. La squadra di Inzaghi, a parte Lukaku che non c'era neppure l'anno passato, si è privata di Brozovic per un certo periodo, seppur ben sostituito da Calhanoglu, e non tanto altro.

Poteva e doveva produrre molto di più perfin del Milan che, in quanto a infortuni, non si è risparmiato. Ora Inzaghi punta sulla Champions. «Vogliamo regalare un sogno ai tifosi». Buona idea prima che tutto finisca in incubo.

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