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La voce dalla Spagna: "Pirlo in pole per la panchina del Barcellona"

L'ex tecnico bianconero sarebbe il preferito del presidente Laporta per sostituire Koeman, sempre più in bilico dopo gli ultimi risultati

La voce dalla Spagna: "Pirlo in pole per la panchina del Barcellona"

A Barcellona si respira aria di rivoluzione. Dai media spagnoli rimbalza l'idea di un clamoroso ribaltone che porterebbe sulla panchina dei catalani, l'ex allenatore della Juventus Andrea Pirlo al posto di Ronald Koeman, sempre più in bilico dopo l'incerto inizio di stagione.

Dopo il pesante ko all'esordio in Champions League contro il Bayern, il Barcellona ha ottenuto solo un pareggio in extremis con il Granada nel monday night della Liga. La crisi di risultati dei blaugrana mette in bilico la posizione di Koeman, il cui esonero a questo punto sembra un'ipotesi sempre più concreta. "Non parlerò del mio futuro" ha detto subito dopo la partita l'ex libero del Barça di Johan Cruijff, consapevole della precarietà della sua posizione. Intanto sui media spagnoli impazza già il totonomi dei possibili successori tra i quali spicca un nome a sorpresa, Andrea Pirlo.

L'indiscrezione

Secondo quanto riferito da El Chiringuito Tv, il presidente Joan Laporta non sarebbe affatto contento dei risultati di questo inizio di stagione e il rapporto con Koeman non sarebbe mai decollato. Durante la diretta il giornalista Jordi Jota ha inserito in una lista di nomi di possibili successori dell’olandese anche quello di Pirlo. "È il preferito di Laporta ma non bisogna scartare l'ipotesi Xavi" assicurano nella celebre trasmissione spagnola.

Di fatto il tecnico bresciano è libero da impegni dopo la fine dell’esperienza in bianconero ed è un profilo spendibile a livello internazionale per via della grande carriera da calciatore. Inoltre, spiegano a El Chiringuito, non ha grandi pretese economiche né richieste specifiche per la rosa (a differenza di Antonio Conte) e soprattutto potrebbe essere la figura adatta per traghettare la squadra nelle mani di Xavi, predestinato da tempo alla panchina che fu di Cruijff e Guardiola, poco intenzionato però a subentrare in una situazione così complicata.

La posizione del club

La società si era già espressa attraverso le parole di Eduard Romeu, vicepresidente dell'area economica del Barcellona, allontanando le voci di un clamoroso esonero dell'allenatore: "Il caso di Koeman non è stato discusso durante il Consiglio di amministrazione - ha detto a Radio Marca -. Pensare a un esonero ci riporterebbe indietro nel tempo, non avrebbe senso. Questo non è un argomento in fase di studio in questo momento".

La smentita però non ha mai convinto i media spagnoli, ancora di più dopo il pareggio col Granada. Secondo il catalano Sport il club avrebbe contattato Jordi Cruyff che gentilmente avrebbe declinato. In questa situazione i conti disastrati del club hanno un peso non indifferente. Esonerare il tecnico olandese, legato fino al giugno 2022 da un contratto da 5 milioni di euro, sarebbe l'ennesimo salasso economico. Di sicuro gli impegni con Cadice, Levante e Atletico Madrid in campionato e Benfica in Champions diranno tanto della stagione del Barcellona, fino ad adesso una copia sbiadita della squadra da sogno, ammirata negli ultimi anni.

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