Zaniolo rompe con la Roma e con Mou

Il giallorosso dice no alla convocazione per La Spezia: è sul mercato

Zaniolo rompe con la Roma e con Mou

Rottura totale. È calato il gelo tra Nicolò Zaniolo e la Roma, pronti a dirsi addio entro fine mese. Offerte allettanti permettendo. È appunto sulla valutazione del talento italiano che si gioca la partita relativa alla sua cessione: i giallorossi, infatti, non intendono fare sconti (valutazione 30 milioni di euro) e vogliono collocarlo a titolo definitivo o al massimo in prestito con obbligo di riscatto a condizioni sicure. Per intenderci: i fattori a determinare lo scattare del riscatto non devono essere legati a traguardi stagionali (tipo la qualificazione in Champions) ma a risultati scontati e immediati (esempio la prima vittoria del club acquirente o la prima presenza in campo del giocatore con la nuova maglia).

Insomma, non appare semplice trovare una soluzione, visto che le pretendenti per ora nicchiano e puntano al prestito oneroso con diritto di riscatto. Soluzione che dalla Capitale hanno già respinto al mittente. Murato il West Ham. La stessa sorte sta toccando al Tottenham di quel Fabio Paratici grande estimatore del gioiello classe 1999 fin dai tempi in cui lavorava alla Juventus. E allora occhio soprattutto agli Spurs.

Intanto Zaniolo ieri si è chiamato fuori, manifestando il desiderio di non essere convocato per la trasferta di La Spezia. Josè Mourinho (da tempo aveva scaricato il Golden Boy) ha accettato e escluso il numero 22 dalla squadra che partirà oggi alla volta della Liguria. Il punto di non ritorno. Come accaduto per Karsdorp, altro epurato dallo Special One, il fatto che sia di dominio pubblico che il calciatore non rientri nei piani non aiuta la Roma a monetizzare. Con l'olandese le responsabilità furono tutte del tecnico, che liquidò il terzino nel post partita di Sassuolo.

D'altronde - si sa - Mou vorrebbe ristrutturare la Roma con rinforzi di qualità stile Dybala per puntare ai primissimi posti. Difficile riuscirci in tempi di Settlement Agreement (i paletti Uefa sono molto rigidi), anzi i capitolini dovranno essere bravi ad autofinanziarsi valorizzando al massimo le risorse interne. Ecco perché sbolognare velocemente gente costata parecchio (Shomurodov e Vina) non aiuta chi deve poi far quadrare i conti e in estate potrebbe essere proprio Mou a salutare.

Possibile adieu all'Italia anche per Milan Skriniar: l'offerta dell'Inter (6

milioni annui più 500mila euro di bonus) - come svelato a novembre - non basta per rinnovare. O Suning rilancia oppure volerà in Francia: lo aspetta il PSG (quadriennale da 9 milioni a stagione più un ricco bonus alla firma).

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