Cronaca locale

Sullo stadio ora Sala si ribella al Pd

Il sindaco: "L'Ippodromo? La smettano di chiedere a me, parlino loro con il Milan"

Sullo stadio ora Sala si ribella al Pd

«Convincere il Milan a ritornare sul progetto del nuovo stadio con l'Inter a San Siro? Dico al Pd di smetterla di chiedere a me, se credono di poter convincere il Milan ci parlino loro. Pensano che non ci stia provando? Il vecchio progetto mica mi dispiaceva. Ma se in questo momento il Milan mi sta dicendo che ha un'altra idea che devo fare?». Incartato e irritato. Il sindaco Beppe Sala sul tema stadio non nasconde l'insofferenza nei confronti della sua maggioranza. Ci sarebbero anche scambi di messaggi al vetriolo. Dopo quattro anni persi intorno al progetto del San Siro bis, da settimane sta incontrando i vertici rossoneri sulla nuova ipotesi dell'impianto sui terreni dell'ippodromo La Maura.

Apriti cielo. Tre mozioni contro firmate dalla sinistra - 29 consiglieri su 31 -, catene umane e presidi di consiglieri ambientalisti e comitati, lettera del consigliere della lista Sala Fedrighini alla Commissione Ambiente in Ue. E lunedì il Pd si è riunito con la segretaria metropolitana Silvia Roggiani e ha ribadito il no alla Maura, la convinzione che si debba insistere sul San Siro bis e la richiesta di un vertice di maggioranza a Sala. «Più che me il Pd dovrebbe incontrare le squadre - ribatte di nuovo il sindaco -. Ci provino loro, se ci riescono siamo tutti felici. Io ho detto una cosa semplice, non sono contrario aprioristicamente su La Maura, voglio vedere prima il progetto».

Giorni fa ha visto il presidente Paolo Scaroni che «continua a insistere su questa ipotesi. Io ho chiesto di chiudere il procedimento aperto su San Siro se vogliono andare su un progetto diverso e di portarmi un progetto ben fatta che renda chiaro ad esempio se rimarrà un grande parco, come sarà. In questi giorni», più probabilmente dopo Pasqua, «ci vedremo perchè loro spingono, e li capisco anche, e io devo anche parlare con l'Inter». La maggioranza invece può attendere: «Li incontrerò quando avremo il progetto o di cosa parliamo?». Il capogruppo Pd Filippo Barberis getta acqua sul fuoco: «Come abbiamo sempre fatto continueremo a lavorare con il sindaco nel confronto con le squadre per trovare una soluzione positiva a questo complicato dossier a partire dell'importante punto di equilibrio tra interesse pubblico e interesse delle squadre trovato dal Consiglio a dicembre e al quale tutti abbiamo lavorato in questi anni».

Tradotto: il San Siro bis. Il capogruppo di Europa Verde contesta entrambi i piani: «No Pd, non va bene, dalla padella alla brace. Dal disastro ecologico della Maura al disastro ecologico dell'abbattimento del Meazza. Elly, aiutaci tu!» l'appello alla segretaria Pd Schlein. E il Pd Alessandro Giungi non vuole aspettare e vedere, come Sala: «Uno stadio nel parco Sud non ci può stare, punto». Il leghista Samuele Piscina critica Sala che per anni «ha continuato a tergiversare e ora se la prende con le squadre e col Pd. Il vero rischio è che i club scappino. Nomini un commissario che sappia gestire in modo oggettivo la situazione».

Sala infine boccia l'ipotesi di un referendum sui monopattini in sharing come a Parigi, che dopo l'esito sospenderà il servizio da settembre.

«Ho visto la sindaca Hidalgo a Parigi settimana scorsa e sono perplesso, se vota l'8% dei cittadini è meglio che decida la giunta. Dopodiché, è evidente che il dibattito c'è», sulla possibilità di correggere il servizio «ci penseremo nelle prossime settimane e mesi».

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