Totti incorona Aquilani: "Può diventare uno dei più forti al mondo"

Il capitano giallorosso sul suo ex compagno, ora a Liverpool: «è stato sfortunato con gli infortuni finora, ma credo che farà molto bene in Inghilterra»

«Aquilani potenzialmente è uno dei migliori al mondo. È stato sfortunato con gli infortuni finora, ma credo che farà molto bene in Inghilterra». Francesco Totti in un'intervista rilasciata al sito del Liverpool, parla del suo ex compagno di squadra, Alberto Aquilani. Il centrocampista di Montesacro è arrivato ad Anfield la scorsa estate, ma i tifosi dei Reds non hanno ancora potuto conoscerlo come giocatore a causa dell'infortunio alla caviglia. «È un giocatore incredibilmente talentuoso - assicura Totti - ha una grande visione di gioco, e un tiro potente con entrambi i piedi. Un centrocampista davvero completo». Il capitano giallorosso dopo aver ribadito la sua amicizia con Aquilani, ha parlato di come potrà inserirsi nel gioco di Rafa Benitez. «Alberto può giocare in qualsiasi posizione nel cuore del centrocampo, in posizione leggermente avanzata o più indietro. Penso che possa fare molto bene anche in un 4-4-2».
GLI INFORTUNI Le perplessità dei tifosi della Kop nei confronti di Aquilani sono legate soprattutto ai numerosi infortuni che ne hanno condizionato la carriera. «Lui non ha avuto molta fortuna, tutti questi infortuni ne hanno fermato la crescita -ha spiegato Totti-. Io sono fiducioso, so che tornerà al meglio e dimostrerà il suo valore a Liverpool». Al capitano giallorosso è stato chiesto dei ricordi che lo legano al Liverpool. «Ad essere onesti non sono molto positivi - dice Totti -. Il Liverpool ci ha battuti nella finale di Coppa Campioni del 1984, fu una grossa delusione. Ricordo anche la sfida del 2002 in Champions. In quel frangente venne assegnato un rigore al Liverpool per un fallo su Litmanen molto dubbio».

Infine a Totti è stato chiesto se a lui, romano e romanista dalla nascita, avrebbe fatto piacere trasferirsi in Inghilterra. «Restare a Roma è stata una mia scelta personale, una scelta di cuore. Io sono cresciuto giocando per questa squadra, quella per cui ho sempre tifato. Grazie, ma sto bene qui», ha concluso.

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