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Vasco Brondi: «Un segno di vita» che funziona

Vasco Brondi: «Un segno  di vita» che funziona

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Vasco Brondi: «Un segno di vita» che funziona

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Quando un cantautore «di nicchia» presenta un disco e ha già otto concerti già tutti esauriti vuol dire che ha un seguito forte e fedele. Se poi il disco vale gli applausi, allora bisogna riconoscere che Un segno di vita di Vasco Brondi è uno degli eventi musicali di questa stagione (nella top ten della classifica). Per accompagnare l'ascolto, lui ha scritto il Piccolo Manuale di Pop Impopolare che è stato pubblicato nelle edizioni limitate di cd e vinile. Una sorta di diario che setaccia i ricordi e le riflessioni non contenute nelle canzoni ma comunque parte di questa avventura.

Ogni disco, per Vasco Brondi, nato a Verona quarant'anni fa, «è come togliere uno strato ulteriore e andare giù nel profondo, avvicinarsi al nucleo incandescente della Terra e di noi stessi e vedere che cosa succede».

Tra l'altro in questo Segno di vita ci sono brani che vale davvero la pena ascoltare perché non sono soltanto fascinosamente demodè, quindi per definizione bellissimi, ma sono davvero un viaggio al centro del mondo, senza troppi condizionamenti, senza troppi filtri, senza giri di parole che non siano giri colti, raffinati, evocativi. Ad esempio, in Fuoco dentro c'è pure Nada, che artisticamente è molto vicina allo spirito di Vasco Brondi e qui dà idealmente voce alle persone che «sopravvivono a tutto».

«Questo disco è pieno di fuochi, fuochi di segnalazione di una vita di passaggio, incendi nei boschi e nei cuori, fuochi da custodire che bruciano e illuminano», scrive Vasco nelle note che accompagnano la musica.

E se Meccanismi è una piccola perla da conservare nel tempo, Vista mare dà la gioia della canzone d'autore, quella che rasenta la poesia e non ha altre pretese che quelle di donare gioia all'animo (e poi dite se è poco). In poche parole, per citare l'ultima canzone in scaletta, è La stagione buona per questo cantascrittore italiano che è cresciuto a Ferrara, si è fatto conoscere a Bologna e poi è entrato passo dopo passo, come si faceva un tempo, nel cuore del pubblico.

E ci rimarrà a lungo perché ha tutti i carati per restarci.

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