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"Prevenire il flusso lavorando coi paesi terzi". La ricetta di Meloni sui migranti

La premier ribadisce il progetto di lavorare sulla "dimensione esterna" dell'immigrazione in condivisione con il premier ceco Fiala, incontrato a Palazzo Chigi per un bilaterale: "Lavorare sui Paesi terzi come Piano Mattei"

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È il tema dei migranti quello che diventa il cuore dell'incontro bilaterale a Palazzo Chigi tra Giorgia Meloni e il primo ministro della Repubblica Ceca, Petr Fiala. Il presidente del Consiglio italiano, a margine del faccia a faccia con l'omologo ceco, rivela di essersi confrontata proprio sull'argomento immigrazione, una "questione sulla quale ci siamo sempre trovati d'accordo: siamo d'accordo sul fatto che per gestire la migrazione la priorità sia quella di lavorare sulla dimensione esterna - sostiene la premier -. Quindi di lavorare con i paesi terzi, di lavorare con i nostri partner per prevenire il flusso piuttosto che doverlo gestire". Meloni ricorda come il nostro Paese stia dando "il buon esempio con il piano Mattei per l'Africa che ha come obiettivo quello di costruire un modello di sviluppo e di cooperazione nuovo rispetto al passato, da pari a pari, senza approccio paternalistico, senza un approccio caritatevole e senza chiaramente intenzioni predatorie".

Nell'attuale contesto internazionale, la necessità per l'Europa diventa quella di "diventare finalmente un gigante geopolitico va di pari passo con un'industria europea della difesa che sia in grado soddisfare le necessità, le esigenze di un sistema internazionale così complesso". Ed è per questo che Giorgia Meloni sottolinea come ci sia "piena concordanza tra me e il primo ministro Fiala, tra l'altro la Repubblica Ceca sta portando avanti iniziative che sono sicuramente molto importanti su questo", chiosa. Con il premier ceco si è anche guardato in direzione "dell'avvio della prossima legislatura europea, dei temi, ci sono molti punti di contatto: abbiamo concordato sulla necessità che la Ue si concentri su alcune priorità strategiche e concrete, il rafforzamento della competitività e la sicurezza economica" ha affermato, evidenziando che "una politica industriale coerente va accompagnata da un sostegno finanziario concreto. Dobbiamo investire sul nostro futuro e farlo insieme".

C'è anche modo di ribadire la soddisfazione dello stato delle relazioni con la Repubblica Ceca, "che sono eccellenti e hanno visto una importante intensificazione sia dei rapporti economici e commerciali sia del dialogo politico anche nell'ambito del Consiglio europeo sui principali temi dell'agenda europea e internazionale". Il volume dei nostri scambi commerciali "ha superato i 17 miliardi di euro nel 2023. Nella Repubblica Ceca sono presenti attualmente oltre 3mila imprese italiane, anche a testimoniare - ha ribadito - questi solidi legami. Tra i settori di cooperazione, che sono molto numerosi, voglio citare in particolare l'aerospazio, su cui l'Italia ha una lunga tradizione, sul quale con il primo ministro Fiala abbiamo condiviso come ci siano margini molto importanti di miglioramento nella nostra cooperazione.

Ma poi anche - ha elencato la premier - infrastrutture, trasporti, energia, difesa e sicurezza, turismo. Senza dimenticare, infine, il progetto di allargamento dell'Unione Europea sia "per quanto riguarda i Balcani occidentali quanto per quello che riguarda Ucraina, Moldova e Georgia".

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