Università di Atene sgomberata dai pro Palestina: in manette anche 2 italiane

Sono in tutto 28 gli arresti compiuti dalla polizia greca nella Scuola di Diritto di Atene e, tra loro, anche 9 stranieri. Sono accusati di disturbo della pace interna, danneggiamento di proprietà straniere e slealtà

Università di Atene sgomberata dai pro Palestina: in manette anche 2 italiane
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Le "acampade" studentesche prolificano in tutta Europa ma mentre in Italia si utilizza l'approccio morbido e si lasciano gli studenti liberi di occupare gli spazi comuni, in altri Paesi va diversamente. In Svizzera, precisamente a Basilea e Berna, a seguito di due ultimatum del rettore, non rispettati dagli studenti, l'università ha sporto formale denuncia penale ed è intervenuta la polizia per sgomberare l'edificio. Situazione simile in Grecia, dove l'azione di polizia è stata ancora più incisiva e l'occupazione, che non è durata nemmeno 24 ore, si è conclusa con diversi arresti, tra i quali anche cittadini stranieri, comprese due italiane.

Gli agenti di polizia della sottodirezione per la sicurezza dello Stato della direzione per la sicurezza dell'Attica si sono presentati davanti ai cancelli chiusi dall'interno della facolta di Diritto. Armati di tronchesi e seghe circolari, i poliziotti hanno aperto i cancelli e fatto irruzione all'interno della facoltà, liberandola. L'azione ha condotto a 28 arresti (10 uomini e 18 donne), di cui 9 sono stranieri: 1 spagnola, 3 francesi, 2 tedesche, 2 italiane e 1 inglese. Le accuse nei loro confronti sono di disturbo della pace interna, danneggiamento di proprietà straniere e slealtà, nonché violazioni delle leggi sulle armi e sui razzi. La polizia, inoltre, così come riportano le cronache greche, ha effettuato alcune indagini e rilevato che gli stranieri che si trovavano all'interno dell'edificio universitario pare non avessero alcun legame con la Scuola di Diritto. Non è chiaro se siano studenti di altre facoltà o se siano completamente esterni agli ambienti universitari.

La perquisizione negli ambienti occupati ha portato al sequestro di bandiere, maschere antigas, spray, elmetti, striscioni, vestiti e una moltitudine di appunti scritti a mano e volantini di contenuto anarchico. Immancabili le solite bandiere palestinesi e gli striscioni, anche appesi all'esterno dell'edificio, di lotta per la Palestina. La stampa greca riferisce che gli arrestati verranno perseguiti in conseguenza ai loro reati. Dall'ufficio stampa della polizia fanno sapere che gli stranieri arrestati "vivono permanentemente in Grecia" e, quindi, che "gli stranieri, come gli altri arrestati, verranno portati davanti al pubblico ministero competente e ovviamente la polizia greca esaminerà se possono essere espulsi dal Paese per motivi di ordine pubblico e sicurezza".

Dagli ambienti anarchici italiani fanno sapere che gli arrestati stranieri sono stati "rinchiusi nel centro di detenzione amministrativa di Amygdaleza, struttura alle porte di Atene in genere utilizzata per i migranti, in attesa di un’espulsione dal Paese

ellenico". La narrazione fatta è quella tipica, che si riscontra anche per gli scontri in Italia, con la polizia che, secondo il loro punto di vista, attacca senza motivo i "bravi ragazzi" che si rendono protagonisti di reati.

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